CARDITO – Emergono dei particolari agghiaccianti dalla ricostruzione della vicenda, che ha come vittima il piccolo Giuseppe Dorice ucciso l’anno scorso a Cardito, da Tony Essobti.
Ieri, nel corso dell’ultima udienza del processo alla Corte d’Assise di Napoli, sono stati mostrati foto e video presenti sullo smartphone del patrigno.
Tony picchiava i bambini e li filmava
Tony picchiava sia Giuseppe che la sorellina Noemi e mentre abusava di loro, li filmava e scattava foto. I segni delle percosse erano evidenti sui corpi dei due bambini. Tra i vari filmati, uno in particolare, ha mostrato il disprezzo che il patrigno aveva nei riguardi del piccolo Giuseppe, apostrofandolo con tali parole: “Comm’è bellillo ‘o ricchione”.
Altre foto e video riprendono il bimbo paralizzato dalla paura, immobile con un giocattolo nelle mani, mentre Tony lo sta sgridando.
Dalle indagini, è emerso che i maltrattamenti sono stati perpetuati per molti mesi, poiché le foto e i i video risalgono a periodi molto distanti tra loro.
E’ stato proprio quest’ultimo elemento ad aggravare le posizioni della madre di Giuseppe, Valentina Casa, la quale è rimasta in silenzio e non ha denunciato l’uomo, mentre venivano consumate le violenze sui suoi figli.
I messaggi dopo l’omicidio
Il cellulare di Tony è stato rivelatore, in quanto sono stati estrapolati anche i messaggi scambiati con il fratello Rafael, subito dopo l’uccisione del bambino.
“Tony mi fai schifo. È venuta l’ambulanza…tu sei un animale, devi essere rinchiuso e devono buttare le chiavi… ti taglierei la testa”.
Così scrive Rafael, che poi aggiunge:
“Tony che hai combinato, hai fatto un altro guaio… stronzo”.
La prossima udienza ci sarà il 19 febbraio e domenica prossima sarà celebrata a Cardito, una messa ed una fiaccolata in onore del piccolo Giuseppe Dorice, dopo un anno dalla sua scomparsa.