Ciò che accade all’Ufficio Ragioneria e Finanze del Comune di Caivano è davvero paradossale poiché si continua ad operare con le logiche del passato, senza porsi in continuità con le linee di questa amministrazione commissariale che richiede trasparenza e legalità
Da giugno 2019 ad oggi, il Comune di Caivano ha lavorato a tre grandi gare:
- Servizio di ricovero, mantenimento e custodia dei cani randagi, giusta Determinazione Dirigenziale n. 532 del 28/06/2019;
- Servizio di refezione scolastica, giusta Determinazione Dirigenziale n. 794 del 17/11/2019;
- Servizio di gestione della sosta a pagamento (cd strisce blu). Giusta Determinazione Dirigenziale n. 1237 del 20/12/2019.
In tutte le procedure sopra elencate si è sempre fatto ricorso alla Stazione Unica Appaltante per far sì che a seguire le procedure di gare non fosse l’ente stesso, ma bensì un ente esterno: una decisione atta a ridurre l’ingerenza sulle gare bandite dal municipio stesso.
Non a caso il Comune di Caivano ha aderito alla SUA nell’ottica di favorire l’efficacia, l’efficienza e la trasparenza dell’azione amministrativa con apposita convenzione rep. 8017 del 21/06/2017.
A tutti è noto, come alcune gare importanti svolte a Caivano siano, infatti, mirino ed oggetto d’indagine della Magistratura, della Magistratura Contabile e dell’Autorità Nazionale Anticorruzione.
L’Ufficio Ragioneria e Finanze sembra non aver recepito questa direttiva, ma soprattutto non sembra essere sensibile alle tematiche di trasparenza e legalità.
Ci appare assai strano, infatti, che l’ufficio guidato dal Funzionario, Dott. Gennaro Sirico, abbia lo scorso dicembre 2019 espletato una gara per l’assicurazione Rca per gli automezzi comunali mediante l’ausilio dell’invio dell’invito scritto a mezzo posta e abbia richiesto di rispondere sempre a mezzo protocollo.
Una procedura che sembra quasi un voler eludere il principio di trasparenza meglio rappresentato dalle procedure svolte mediante l’utilizzo del Mercato Elettronico per la Pubblica Amministrazione (MEPA).
Come se ciò non bastasse, il funzionario, ha ben pensato, durante l’assenza dei sovraordinati per mancata proroga dei decreti, di bandire una gara da 1 MILIONE DI EURO circa per il servizio di bollettazione, di accertamento e riscossione dei canoni idrici.
Con Determinazione Dirigenziale n. 23 del 15/01/2020 il funzionario ha indetto la gara, approvato capitolato, disciplinare, DGUE, modello offerta economica e protocollo di legalità.
Manca l’affidamento e il gioco era fatto.
Fortunatamente, rinnovati i decreti ai funzionari sovraordinati nominati dalla Prefettura di Napoli, la procedura è stata già posta dai sovraordinati all’attenzione della Commissione Straordinaria che sta provvedendo (secondo alcune voci) a revocare in autotutela la procedura di gara per poterla riformulare e inviare alla Stazione Unica Appaltante per una migliore trasparenza delle procedure.
Dalla Casa Comunale il Dott. Fernando Mone ci fa sapere che la Commissione Straordinaria sta valutando come procedere.
Inoltre, non sappiamo che fine abbiano fatto le gare per la riscossione dei tributi dovuti alla pubblicità sul territorio comunale e alla tosap.
Senza dilungarsi in inutili osservazioni personali, ma fermandomi alla semplice descrizione dei fatti vi lascio con una frase di Giulio Andreotti:
“A pensar male si fa peccato, ma quasi sempre ci si indovina”