La Segretaria Comunale di Caivano, Dott.ssa Giulia Di Matteo, ha avviato una consultazione pubblica al fine di acquisire proposte e osservazioni sul Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza 2020/2022.
Un atto con il quale si richiede ai cittadini e alle associazioni di fornire rilievi per combattere illegalità e corruzione, ma soprattutto per prevenirla.
È ben noto a tutti che a Caivano corruzione, poca trasparenza e rispetto delle procedure, illegalità, camorra e malaffare sono sempre stati dietro l’angolo.
Quello che però rasenta il ridicolo è che Caivano è un comune dove sono pochi i funzionari che non sono stati bacchettati dall’Anac sul loro modus operandi che appare illegittimo, per nulla trasparente e facilmente corruttibile per non dire corrotto.
Ma dobbiamo crederci alla storia della trasparenza, della legalità e della prevenzione della corruzione?
I cittadini caivanesi sono molto sfiduciati, perché se è vero che la Commissione Straordinaria ha rimosso i dirigenti con palesi problemi giuridici e quelli che hanno operato in maniera illecita sotto il profilo amministrativo (almeno fino alla chiusura delle indagini) è pur vero che ad oggi alcuni di questi restano impuniti.
Le note dell’Anac ad oggi di poco peso per la Commissione Straordinaria
Il 03/08/2017 l’Autorità Nazionale Anticorruzione scriveva al Responsabile della Prevenzione della Corruzione, l’allora Segretaria Comunale Raffaela Di Maio, per segnalare la violazione del codice di comportamento della Responsabile del Settore Politiche Sociali.
L’ANAC avrebbe, dietro segnalazioni ed esposti, investito la Guardia di Finanza affinché appurasse la veridicità delle segnalazioni pervenute in merito ad una “situazione di conflitto di interesse”.
Le indagini portavano all’accertamento dell’ipotesi avanzata, ossia secondo le forze inquirenti V. C. , figlia della Dott.ssa Anna Damiano (Responsabile del Settore Politiche Sociali) avrebbe intrattenuto rapporti di dipendenza diretta e/o di collaborazione con le due cooperative Assisto e Meridiana dalle quali avrebbe ottenuto in virtù della prestazione di lavoro in forma diretta la somma di € 13.200 dalla prima e di € 14.831 dalla seconda.
La Commissione Straordinaria del Comune di Caivano è a conoscenza di quanto accaduto così come è a conoscenza di tutti gli altri procedimenti anche peggiori di questo.
Secondo la triade commissariale questo procedimento sarebbe “concluso”, intendono forse “archiviato”?
Un fatto è certo: non crediamo che la Guardia di Finanza abbia fatto un indagine fasulla e non veritiera, pertanto se il fatto è vero come mai tale Responsabile ricopre ancora un ruolo dirigenziale all’interno del Comune di Caivano?
Sono mai stati adottati provvedimenti per il caso? Quali controdeduzioni sono state presentate all’Autorità competente? Qualcuno potrebbe smentire la notizia?
Infine, ci teniamo a precisare che è proprio l’ANAC nella relazione finale sull’esito degli accertamenti ispettivi presso le sedi competenti del Comune di Caivano ad affermare in merito al Settore Politiche Sociali, guidato dalla Dott.ssa Anna Damiano che “in questo settore il servizio delle politiche sociali viene gestito prevalentemente con scelte discrezionali in assenza di procedure di gara competitive”.
Caivano vuole sapere la verità!
Legalità, trasparenza e rispetto delle regole, questo invocano i cittadini di Caivano: vogliono solo una città “normale”!