“Caivano, quanto mi costi!” Analisi sul commercio locale a Natale

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Quest’anno, tanti commercianti caivanesi hanno vissuto queste feste natalizie tra “gioie e dolori”, perché si sa, il commercio locale purtroppo non è un punto forte. C’è chi ha avuto parecchio da ridire, chi invece con un sorriso sulle labbra ci ha rassicurati sul fatto che un leggero incremento ci sia stato nelle vendite natalizie. In verità, la situazione complessiva appare piuttosto critica.

Abbiamo fatto un sondaggio ai negozi di calzature, oggettistica, profumeria, abbigliamento ed ottica presenti sul Corso Umberto I, per rilevare la frequenza d’acquisto nei giorni festivi, considerando tre variabili:

  1. Negozi aperti anche durante i giorni festivi ad orario continuato.
  2. Isola pedonale sospesa per favorire il commercio locale
  3. Periodo di stipendi, tredicesime ed entrate extra che dovrebbero stimolare il commercio.

Tra i 30 esercenti intervistati, con l’aggiunta di due negozi nuovi: una macelleria che vende carni pregiate ed una sartoria, abbiamo rivelato che, per testare l’indice di gradimento delle ultime vendite degli esercenti locali, considerati le variabili accennate sopra, tra questi:

  • 10 si definiscono soddisfatti delle vendite natalizie
  • 17 si definiscono insoddisfatti delle vendite natalizie
  • 3 si definiscono pienamente soddisfatti delle vendite natalizie

Il motivo è da ascrivere a quattro fattori:

  1. Bassa predisposizione ad acquistare nei negozi locali, per l’offerta poco allettante in termini di varietà dei prodotti.
  2. Partecipazione scarsa alla vita sociale del territorio; si passeggia poco a piedi, non vengono nemmeno notate le vetrine locali. Traffico intenso e difficoltà nel parcheggio.
  3. Mentalità chiusa e pregiudizio, con l’idea che “l’erba del vicino sia sempre più verde” (il pensiero del caivanese tipico è “acquisto da un’altra parte, perché i prodotti sono migliori”).
  4. Poca predisposizione alla vendita da parte di alcuni commercianti locali (un atteggiamento critico da parte dei negozianti rispetto alla loro stessa categoria).

Noi abbiamo rivelato, da un semplice sondaggio, che nonostante ci sia stato il Natale e che la città si sia “vestita di rosso” e c’è stato chi ha fatto quasi a gara con altri, per l’addobbo più appariscente, il commercio locale è stato molto scarso.

Tra le iniziative dei commercianti per favorire gli acquisti ci sono stati molti sconti anticipati su vari prodotti della stagione corrente, prima dei grandi saldi di gennaio. In questo modo, molti commercianti hanno pensato di poter agevolare i compaesani, prima delle feste. Possiamo dire, che tra le tante cose negative, questa si è rivelata forse l’unica strategia vincente per incrementare leggermente le vendite.

Elenco negozi che applicano sconti in anticipo

Per chi è ancora in fase di acquisti, vi scriviamo un elenco dei negozi che applicano sconti vari, ma la lista è ancora più lunga, vi basterà fare un giro per i negozi!

  • PRIMIGI STORE (30,40,70%)
  • CAMMINANDO CAMMINANDO (30%)
  • ANGELO CAPUTO (30%)
  • CAPUTO (30%)
  • FALCO CALZATURE (70, 50%)
  • LAUREN (50%)
  • COMPRO ORO (30%)
  • LA MARIANNA (CON SCONTI E PROMOZIONI CONTINUE)
  • OTTICA VISUS (SCONTI DEL 10% SU OCCHIALI DA VISTA, 20% SU OCCHIALI DA SOLE)
  • PUNTO E VIRGOLA (SCONTI DEL 20%)

Un dato molto interessante è rappresentato dall’apertura di un nuovo salotto sartoriale, “Londoni” Napoli, una boutique dallo stile londinese di stampo familiare, con abiti di sartoria dal taglio classico. Una tradizione, con prodotti di ottima qualità, a prezzi accessibili, che ricorda le antiche botteghe dei sarti che producevano abiti su misura.

Conclusioni

Il malcontento è alto tra i commercianti, ma non così grave. Molti esercenti locali sono ben disposti a venir incontro alle richieste dei cittadini, e favorire lo sviluppo locale è senz’altro uno dei gesti più produttivi che si possa fare per il proprio paese, quindi che ben vengano le iniziative atte a stimolare l’incontro tra domanda e l’offerta.

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