Ancora ombre sul progetto natalizio. Poco tangibili i risultati dei progetti passati

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E’ diventato importante, anzi, fondamentale per i comuni approfittare di fondi messi a disposizione dalle Regioni, dallo Stato centrale e anche dalla Comunità Europea.

Fondi che sono necessari ad erogare servizi per la collettività senza andare a tassare ancor di più i cittadini e quindi senza gravare sulle casse comunali.

E’ necessario reperire questi fondi, ma è fondamentale non sprecare questi soldi perché ogni progetto deve essere finalizzato ad ottenere un risultato tangibile e importante, perché ogni euro speso deve poter far guadagnare la cittadinanza in benefici e visibilità.

La politica prima, ma anche i commissari poi hanno concesso ai dirigenti comunali troppi poteri rispetto a troppa morbidezza poi nei procedimenti disciplinari.

Il progetto discusso del Natale 2019

Negli ultimi giorni si parla solo del Natale alle porte, del dissesto finanziario del comune e della cifra che ogni anno i commercianti devono sborsare per dare una parvenza di festa alle loro attività, mentre l’amministrazione ha a disposizione 25.000 € che la dottoressa Anna Damiano, dirigente del V settore, ha preventivato di spendere in altro modo.

Senza entrare assolutamente nel merito, ma i progetti nati dalla sede del castello restano sempre poco tangibili.

L’intervento dell’Anac nel 2016

Senza entrare nel merito di una vicenda venuta fuori nel 2016 quando l’ufficio di vigilanza sulle misure dell’anticorruzione  dell’Anac con numero di protocollo 0097923 confermava la violazione del codice di comportamento proprio della dottoressa Anna Damiano per aver la figlia lavorato con due cooperative e guadagnato la somma di circa 28 mila euro presso lo stesso Comune di Caivano. Non si discute assolutamente sulla professionalità delle persone in oggetto, ma l’Autorità scrive che ha ravvisato un comportamento contrario ai doveri d’ufficio.

Progetto Usura No, del 2015

Prima di questa vicenda nel 2013, la stessa dottoressa Damiano quando il comune era commissariato dal commissario prefettizio dott. Antonio Contarino, partecipò all’avviso pubblico per la selezione dei progetti volti alla realizzazione di servizi di contrasto e prevenzione ai reati di usura ed estorsione.

La Regione Campania assegnò a Caivano un contributo di 39.900 € per il progetto denominato ‘Usura No’, il progetto ebbe svolgimento nel 2015 e vide impegnati diversi professionisti (non entriamo ancora nel merito) fra cui anche un avvocato di Caivano.

Il progetto prevedeva diverse azioni nonché l’attivazione di un sito web e di uno specifico sportello sul territorio del Comune di Caivano. Da una ricognizione effettuata non abbiamo riscontrato traccia del portale web, e dello sportello che forse ha terminato la sua attività, ma nessuno ricorda la collocazione.

E nemmeno sul portale ufficiale del Comune vi sono riportati i dati di questo progetto così importante in un territorio che solo qualche mese fa vide arresti proprio per questo reato.

Conclusioni

I progetti sono linfa vitale per questo territorio e non si deve sbagliare nulla (o almeno il minimo), non un euro deve essere sprecato, altrimenti, come già sta accadendo, Caivano continuerà il suo lento e continuo declino.

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