La tari 2017 non ha mai superato gli 8 milioni. Dubbi sulla 5a rata

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Continua l’enigma della 5a rata della tassa sui rifiuti per l’anno 2017. Tutti avevano intuito dopo il ricorso della PPG, azienda della zona Asi di Pascarola, che l’ulteriore bollettino in aggiunta agli altri emessi per l’anno 2017 era illegittimo perchè fuori tempo massimo.

La mossa dei commissari di fare ricorso oltre a far perdere soldi alla collettività con il pagamento di un ulteriore avvocato, ha contribuito a far allungare i tempi di una risposta già segnata.

Ma la domanda che in pochi si sono fatti è se la 5a rata era necessaria per coprire il costo del sevizio, cosa hanno richiesto i rappresentanti di Forza Italia la scorsa settimana senza avere ancora risposta.

Noi della redazione de ilgiornaledicaivano.it abbiamo provato a mettere insieme tutti i documenti relativi al 2017, per cercare di capire la reale spesa.

I conti Tari del 2017

La rottura tra il sindaco Monopoli e i consiglieri di Forza Italia è proprio sul conteggio della Tari. L’ex sindaco in Consiglio Comunale conferma, più volte, che la Tari per l’anno 2017 non sarà variata e resterà  € 6.687.122,00 (oltre il 5% di contributo provinciale), i consiglieri attaccano il proprio sindaco perchè secondo i loro calcoli la Tari è sensibilmente più alta.

Quando a capo dell’amministrazione locale c’è il commissario Vincenzo De Vivo viene chiesto ad una ditta esterna la realizzazione del Pef (Piano economico finanziario), la Geropa calcola una spesa orientativa di € 8.133.055,43 (oltre il 5% di contributo provinciale).

Così viene  spedita la 5a Tari rata a tutti.

I conti però non tornano

Nei documenti fiscali redatti da questa amministrazione nel rendiconto di gestione 2017 (i soldi effettivamente sbordati per quell’anno) nella Missione 9 è specificato che si è speso:

RIFIUTI € 7.389.525,00 (CON IL 62,32 % CHE HA PAGATO LA TASSA)

Mentre nell’allegato n. 10 il totale per il 2017 è di € 7.543.409,41. (comprensivo di arretrati)

 

La conferma arriva dalla determina n.755 del 12 settembre 2019, quando il dirigente al ramo liquida il 5% (Tefa) alla città metropolitana.

Il contributo viene calcolato su € 7.753.548,57.

det 755 Verbale_10-09-2019

Nei tre documenti non coincide mai la stessa cifra (il preciso ufficio contabile di Caivano potrebbe fare chiarezza), ma cosa è certa che non si è m ai arrivati alla cifra redatta per la 5a rata cioè € 8.133.055,43

Nella peggiore ipotesi ci sono circa 380 mila euro chiesti in più ai cittadini, quindi la 5 rata oltre ad essere illegittima è anche sbagliata.

Questo è un conteggio fatto con documenti ufficiali scaricabili dal portale del Comune di Caivano, non sarà difficile ai commissari e ai Revisori dei Conti dare una risposta.

 

 

 

 

 

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