Questa mattina il vice presidente del consorzio CSA ASI Caivano, Nino Navas è nuovamente a lavoro per tentare di riportare decoro all’interno di uno dei poli produttivi più importanti d’Italia.
Non solo a lottare per evitare l’arrivo di ecoballe, ma ora anche per chiedere il diritto di non essere tra i rifiuti, dopo l’esosa tassa che pagano tutte le aziende sul territorio.
Navas spiega che il tempo è scaduto e il consorzio è pronto a chiamare una ditta esterna per la raccolta: ‘Ci auguriamo che l’intervento della balestrieri continui in danno fino a quando tutto il territorio comunale compresa la zona Asi sia completamente ripulito, altrimenti come preavvisato nella missiva di ieri provvederemo noi del consorzio ad affidare un incarico ad una ditta esterna per poi valutare le iniziative da intraprendere per risolvere in via definitiva tale problematica.
Anche perché stiamo già valutando nell’ultimo CDA l’opportunità di staccare la zona Asi dalla città, chiaramente con conseguenze gravi sulle casse del comune. Le aziende pagano il 37% della Tari del Comune di Caivano e non è possibile questa situazione. Caivano deve essere amministrata da persone capaci, da anni nessuno è in grado di risolvere’
Basta degrado!
