Continua la lotta degli industriali alle ecoballe. Navas: ‘Non Molliamo!’

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Continua il ‘pellegrinaggio’ di dipendenti della Regione Campania, Asl e Arpac alla Pontin di Pascarola per verificare gli aggiornamenti rispetto ai lavori per ottemperare alle negligenze di inizio mese, tutto questo per poter scaricare altre ecoballe.

Nel frattempo continua la lotta legale della Pontin e del Consorzio Asi verso l’ordinanza sindacale a firma del Sindaco della Città Metropolitana di Napoli n.496 del 7.09.2019 ad oggetto “Ordinanza contingibile ed urgente ai sensi dell’art.191 del D.Lgs.152 del 14.04.2006 e ss.mm.ii.- autorizzazione allo stoccaggio provvisorio di frazione secca tritovagliata (FST), CER 191212, prodotta dagli STIR della Città Metropolitana di Napoli all’interno dello stabilimento Pontin & Co. s.r.l. sito nel Comune di Caivano (Na)-località Pascarola.

Ieri il TAR ha respinto la richiesta di sospensiva avanzata dalla Pontin avverso alla famigerata ordinanza del sindaco Metropolitano ma ha accolto la discussione nel merito per il prossimo 8 OTTOBRE quando il termovalorizzatore di Acerra dovrebbe essere già in funzione.

I paletti e le limitazioni del Consorzio

Il vice presidente Nino Navas a mezzo Pec ha inviato una nota dove è ben specificato che in caso di arrivo di ecoballe, quest’ultime saranno ben vigilate e sarà concesso ai tir di entrare nella zona industriale uno per volta, senza possibilità di parcheggio.

In più è stato specificato che l’eventuale protrarsi dello stoccaggio, in termini di giorni, porterebbe conseguenze sia ambientali che economiche con un grande danno erariale in considerazione degli ingentissimi costi delle attività imposte dalla Pontin con l’ordinanza adottata. Questo porterebbe alla denuncia alla Corte dei Conti da parte del consorzio.

 

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