La volontà della Regione Campania avallata dalla firma di Luigi De Magistris, sindaco di Napoli e della Città Metropolitana, è quella di scaricare 11500 tonnellate di ecoballe a Caivano.
A nulla sono valse le visite di Asl e Arpac che costatarono i siti non idonei, in settimana il via vai di tecnici dalla Regione è stato sempre più frequente.
Davanti ad una violenza del territorio così decisa la prossima settima ci sarà l’ultimo tentativo per scongiurare l’ennesima decisione assurda nei confronti dei cittadini residenti a nord di Napoli.
Il ricorso
La Pontin (società legata alla Di Gennaro S.p.a.) ad oggi ha completato tutti gli incartamenti per il ricorso al Consiglio di Stato che sarà presentato lunedì, e immediatamente dopo ci sarà il sostegno del consorzio Asi.
Il vicepresidente Nino Navas ha comunicato alla ditta di vigilanza di permettere l’ingresso solo a persone autorizzare e mezzi forniti di tutta la documentazione, oltre a permettere in caso di scarico il transito di un solo camion per volta, per non far affollare le strade del consorzio e per non creare disagi alle aziende consorziate.
L’avvocato Denis Scaramuzzino, legale del consorzio, invece, vuol dimostrare che non vi è necessità di stoccare rifiuti a Caivano, perchè non ci sono i presupposti di un’ordinanza urgente.
Ora la prossima parola passa al Tar.