Nemmeno la commissione riesce a fermare il ‘sistema’ delle ditte amiche

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Caivano negli anni è stata divorata dall’incapacità della politica di creare giuste linee guida, ed è mancata la giusta attenzione nel verificare il lavoro dei dirigenti, che spesso hanno fatto scelte poco vicine alla cittadinanza.

Il Consiglio Comunale di Caivano è stato sciolto per infiltrazione camorristica, si evince della relazione che il ‘sistema’ comportava l’esistenza di un grave diffuso disordine organizzativo definendo l’apparato amministrativo una struttura totalmente allo sbando e asservita la logica dell’approssimazione quotidiana e della conseguente in responsabilità gestionale come se da anni non vi sia mai stato una qualsiasi idea di pianificazione di visione di insieme e di assenza di un minimo di coordinamento tutto questo in una cornice di una struttura burocratica fortemente inadeguate e palesemente conflittuale.

E’ ben specificata la mala gestio della cosa pubblica e soprattutto per opera di diversi funzionari dell’ente.

L’Anac chiedeva cose diverse

Come si legge nelle linee guida dell’anti corruzione (Linee Guida n. 4, di attuazione del D.Lgs. 18 aprile 2016, n. 50) l’indagine di mercato e l’elenco degli operatori economici deve essere così compilato.
5.1.1 In via preliminare, si indica l’opportunità che le amministrazioni si dotino, nel rispetto del proprio ordinamento, di un regolamento in cui vengono disciplinate:
a) le modalità di conduzione delle indagini di mercato, eventualmente distinte per fasce di
importo;
b) le modalità di costituzione dell’elenco degli operatori economici, eventualmente distinti per categoria e fascia di importo;
c) i criteri di scelta dei soggetti da invitare a presentare offerta a seguito di indagine di mercato o attingendo dall’elenco degli operatori economici propri o da quelli presenti nel Mercato Elettronico delle P.A. o altri strumenti similari gestiti dalle centrali di committenza di riferimento.

La sistematica scelta delle ditte

Dal periodo dello scioglimento ad oggi poco è cambiato, basta verificare le ditte che lavoravano nel 2017 e nel 2018, sono le stesse che lavorano nel 2019 a loro ricche commissioni su grossi lavori, spesso legati all’ambiente.

Purtroppo come certificano le determine pubblicate sul sito istituzionale a beneficiare dei lavori sono sempre le stesse imprese.

Addirittura si affidano lavori a chi non ha nemmeno sul camerale della ditta l’elenco delle attività che poi svolgono per il Comune di Caivano. Singolare e ai limiti della veridicità è il caso del luglio scorso, quando il dirigente Celiento annulla in autotutela la determina n.580 del 10.7.2019 perchè la ditta scelta (di fiducia dell’ente) non ha i requisiti amministrativi.

La ditta in oggetto quanti lavori ha fatto senza i requisiti? Come mai nessuno se ne mai accorto? Questa ditta continua ad essere tra le preferite dell’ente? 

Domande scontate come le risposte. La commissione, che ha ben stampate le cifre incassate da questi signori negli ultimi tre anni, non è riuscita dell’intento di ‘legalizzare’ il movimento.

Caivano ha grossi problemi di rifiuti da caratterizzare, roghi frequenti con materiali combusti, abbandono di amianto ecc. Tanto lavoro che senza una gara e senza la costruzione di un elenco di ditte scelte dopo un’ indagine di mercato, farà gola sempre alle stesse persone.

Cosa è cambiato? …

 

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