CAIVANO – Anche i commissari esprimono “parere sfavorevole” alle balle rifiuti che la Regione Campania, insieme alla Sapna, società della ex Provincia di Napoli, vorrebbe portare a Caivano nei 40 giorni di chiusura del termovalorizzatore di Acerra (decisione ancora non definitiva ma ormai probabile vista l’emergenza incombente, ndr).
Secondo Radiocastello, qualche giorno fa, i tre commissari che reggono il Comune di Caivano, anche sulla spinta di forze politiche locali che hanno protestato ufficialmente (Partito Democratico e Forza Italia solamente), hanno inviato una lettera alla Regione Campania, alla Città Metropolitana (azionista principale di Sapna, ndr) e per conoscenza al prefetto di Napoli evidenziando in sostanza che Caivano non è terra di rifiuti, c’è la presenza dello Stir e già insistono sul territorio peraltro, e proprio nella zona Asi, migliaia di ecoballe da almeno 15 anni (vedi foto, definite da un’inchiesta della Procura di Napoli spazzatura tale e quale…, ndr), che nessuno ha mai rimosso, nonché le possibili proteste della popolazione, già in rivolta almeno su Facebook, aggiungiamo noi, ma francamente tra il dire ed il fare qui c’è l’oceano di mezzo.
Inoltre, la triade prefettizia che comanda Caivano (viceprefetti Fernando Mone, Giovanni Cirillo e Roberto Andracchio) ha lamentato anche di non essere stata avvisata di quello che si sta profilando, tant’è che le notizie sono giunte ad essa solo tramite articoli di stampa. Inoltre, nella famosa riunione del 27 che tanto si cita, secondo fonti locali, essa riguarderà solo le piazzole individuate nel Comune di Marigliano.