La Corte dei Conti ha reso noto il rapporto della Sezione autonomie della Corte dei Conti (DELIBERAZIONE N. 23/SEZAUT/2019/FRG), condotto su 852 Enti Locali, di cui 747 comuni sopra i 15mila abitanti e 105 tra province e città metropolitane per l’esercizio 2017.
La sezione delle autonomie torna a fare il punto sul percorso di attuazione del sistema dei controlli interni degli enti locali tenuti alla relazione annuale da adottare sulla base di alcune Linee guida. “Dagli esiti del monitoraggio emerge un quadro dei controlli in continua evoluzione, che tradisce difficoltà operative ancora numerose e forti resistenze “culturali” nella loro applicazione. Diffusi ritardi di attuazione si rilevano soprattutto per l’assenza della contabilità analitica, l’inadeguatezza delle tecniche di campionamento, il carente ricorso ad alcuni indicatori e l’insufficienza di direttive”.
In particolare emerge come alcuni enti si limitano, in genere, ad esercitare i soli controlli di regolarità e sugli equilibri finanziari, ma con minor puntualità e risultati meno soddisfacenti. Tra essi, i Comuni di Melfi (PZ), Caivano (NA) e Favara (AG), dichiarano non conforme ai regolamenti anche il controllo sugli equilibri finanziari, mentre i Comuni di Milazzo (ME), Avellino, Bovolone (VR) e Lamezia Terme (CZ) dichiarano difformi tutti i controlli previsti dalla normativa.
Rischio controllo altissimo
Caivano ha un “rischio di controllo” del 92.96 %. Ovvero, “dato il carattere fortemente diversificato del sistema di controlli adottato dalle varie Amministrazioni, la Corte ha stimato il “rischio di controllo” risultante dalla capacità di ciascuna di esse di prevenire, individuare e correggere le irregolarità gestionali e gli errori contabili più significativi”.
I profili esaminati (struttura, efficienza ed efficacia dei controlli) hanno permesso di individuare una fascia di enti ad “alto” rischio di criticità del sistema di controllo interno, in quanto incapaci di assicurare, con sufficiente attendibilità, che le proprie attività operative vengano svolte nel rispetto delle norme regolamentari, degli atti di programmazione e della sana gestione finanziaria.
Quindi, con molta probabilità, una specifica funzione di valutazione della operatività del sistema dei controlli interni presso il singolo ente è appositamente rimessa alle Sezioni regionali di controllo, che potranno avvalersi delle conclusioni della presente analisi per svolgere approfondimenti nei confronti degli enti che hanno manifestato sintomi di criticità.