Case popolari al Parco Verde e Iacp a settembre si passa ai fatti

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A settembre dovrebbe chiudersi il cerchio sia sul Parco Verde che sul rione I.a.c.p. dopo il lavoro di calcoli, autorizzazioni, licenze e verifiche.

E’ importante dire che nell’ultimo anno gli incassi per i canoni sono aumentati di tanto, quindi in questo caso i commissari hanno fatto assai meglio della politica, ma ora serve dare continuità al lavoro fatto.

I.a.c.p.

Per quanto riguarda gli appartamenti di proprietà dell’I.A.C.P. di Napoli, i soggetti che non hanno fatto richiesta di rateizzazione della morosità,  inderogabilmente, entro il
28/12/2018 e non hanno pagato successivamente subiranno le  procedure amministrative/giudiziarie per il recupero coattivo delle somme e degli immobili.

Pare che ci siano già 6 alloggi iscritti a ruolo delle posizioni di morosità con avvenuta comunicazione, con la quale l’Istituto richiede al competente Comune l’avvio delle procedure per la decadenza/sgombero.

Parco Verde

L’inchiesta sui canoni del Parco Verde è entrata nel vivo dopo la decisione della procura generale della Corte dei conti della Regione Campania di richiedere il rimborso di oltre un milione e mezzo ad amministratori e vari funzionari per la mancata riscossione dei fitti nel parco verde.

A marzo scorso, dopo un lungo lavoro è stato determinato che solo 2 milioni 135 mila i soldi che il Comune di Caivano ha richiesto agli attuali occupanti con immissione a ruolo coattivo per gli ultimi cinque anni.

Diverse le persone che sono state all’ufficio comunale a Pascarola per regolarizzare o rateizzare la propria posizione, con il dipendente Angelo Angelino che ha prodotto nell’ultimo anno uno storico con una situazione abbastanza chiara su un Parco che equivale ad un piccolo paese a parte.

Al Parco Verde i canoni vanno suddivisi per quattro tipologie di immobile:

  • appartamenti a riscatto (Comparto 10)
  • mutuo per acquisto appartamenti a riscatto
  • appartamenti a fitto (comparto 19)
  • negozi per uso commerciale.

Per quanto riguarda i negozi, dopo l’intensa attività della Polizia Locale e la chiusura di diversi locali, sono due quelli che pagano mensilmente e regolarmente aperti.

Per gli appartamenti che sono stati venduti, non tutti hanno regolarizzato il pagamento e ora rischiano di perdere l’immobile.

Mentre tutti quelli che non sono in regola con i pagamenti, sia del comparto 10 che 19, saranno inseriti nella lista e rischiano di essere sgombrati appena sarà pronta la nuova graduatoria delle famiglie che hanno fatto richiesta di un alloggio.

 

 

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