La scorsa settimana Nino D’Angelo ha festeggiato con sua moglie Annamaria Gallo i 40 anni di matrimonio. I due si conobbero in occasione di un matrimonio: lei, appena 12enne, era tra gli invitati, mente il 17enne Nino era stato ingaggiato perché si esibisse.
Nino D’Angelo così racconta il suo matrimonio: “Annamaria aveva 15 anni. Facemmo la classica fuitina e rimase incinta. La Curia di Napoli non ci voleva sposare, ma riuscii a trovare un parroco di un paese alla periferia di Napoli, a Caivano che accettò. Ero così povero che gli addobbi della chiesa erano quelli di una coppia che si era sposata qualche ora prima. Il ristorante lo pagai con le mance dei miei ‘concerti’ di matrimonio. Il viaggio di nozze lo regalò mia nonna: tre giorni a Roma”
L’organizzazione a Caivano
Racconta Nino D’Angelo che si rivolse al parroco domandando se vi era qualche coppia che si sposava in quel periodo, qualunque giorno fosse, e che avrebbe addobbato la chiesa e chiedendo poi con il loro permesso di potersi sposare subito dopo approfittando degli stessi addobbi. Il parroco fece sapere che vi era una coppia che si sarebbe sposata mercoledì 25 luglio 1979 e che comunque non aveva obiezioni a questa richiesta. Così la coppia si sposò e alla amata sposa che domandava come avesse trovato i soldi per addobbare la chiesa Nino rispose sorridendo che non si doveva preoccupare.
La chiesa di Caivano in cui si celebrò il matrimonio fu la chiesa di Sant’Antonio ai Cappuccini e il parroco che con mentalità aperta e comprensiva e grande disponibilità rese ciò possibile fu l’energico don Antonio Corvino.
Compare d’anello dell’altra coppia che si sposò in quello stesso giorno (la sposa era di Caivano e si chiamava Giulia Russo mentre lo sposo era del nolano) fu Salvatore Marinelli, decano e maestro dei barbieri di Caivano, che nel suo racconto ricorda vivamente quel giorno.