Tutela alla salute, prima l’esenzione ticket ora il degrado ambientale…

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Tra i tanti disagi riscontrati a Caivano, ciò che maggiormente preoccupa i cittadini è la sanità. Il diritto alla salute fa appello all’articolo 32 della Costituzione, che recita:

Articolo 32

La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.

Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.

In Campania, l’Articolo 32 è costantemente messo in crisi e vi spieghiamo perché…

Circola nel distretto 45 dell’Asl Napoli 2 Nord -che raggruppa Caivano, Cardito e Crispano- il sottostante avviso:

“Chi risulta avere debiti per ticket non pagati, deve chiedere il rinnovo dell’esenzione dopo il 16 maggio.

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha segnalato alcuni esenti per reddito negli anni precedenti come non aventi diritto all’esenzione. L’ASL ha inviato a casa di costoro delle lettere invitando a pagare quanto dovuto. Su indicazione del Ministero, l’Asl non può rilasciare una nuova esenzione a tali cittadini prima che abbiano pagato i ticket degli anni passati. Chi si trova in questa posizione potrà chiedere la nuova esenzione e la verifica della propria posizione dopo il 16 maggio.

Chi ha i debiti per ticket non pagati è segnalato da un “pallino rosso” negli elenchi del sistema sanitario. Per scoprire se hai il “pallino rosso” puoi:

  • Verificare sul sito tessera sanitaria
  • Controllare le comunicazioni già inviate all’Asl”

L’ anno scorso, 5 ottobre 2018, si è verificata la stessa situazione, in particolare per i pazienti diabetici. Leggi l’articolo al link: https://www.ilgiornaledicaivano.it/2018/10/05/assistenza-negata-a-napoli-2-nord-ai-pazienti-diabetici/

Comunicazione etica? Un miraggio…

Una comunicazione di servizio rivolta all’utente finale (il cittadino) che dovrà leggere un tale avviso, con tanto di “punizione” (pallino rosso) se non ha pagato o non è in regola, è fuori ogni limite del rispetto della dignità della persona e lede l’articolo 3 della Costituzione, secondo cui:

“Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche di condizioni personali e sociali.

È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

Chi non può “pagare” il “diritto” alla sua salute, non deve assolutamente essere contrassegnato dal “pallino rosso”.

Si tratta di un diritto inviolabile, sacrosanto, che non può essere banalizzato in questo modo.

Dalle indagini effettuate (durate due mesi) abbiamo potuto constatare che i cittadini bollati dalla “lettera scarlatta” erano persone suddivise in tre gruppi:

  1. Cittadini con delle cifre irrisorie da pagare, che successivamente hanno provveduto a fare.
  2. Cittadini che non avevano messo in regola la propria posizione fiscale e quindi hanno dovuto rimediare.
  3. Cittadini che avevano regolarmente pagato, ma che si sono ritrovati all’improvviso il blocco dell’esenzione per un’errore di comunicazione dei dati (mancato aggiornamento data base tra l’ente distretto 45 Asl Napoli 2 Nord e la Regione Campania).

Cosa è accaduto tra aprile e giugno…

Questi cittadini hanno dovuto fare delle file lunghissime, al limite del sopportabile, per avere l’assistenza al ripristino della propria condizione di esentati, passando dal bollino rosso a quello blu.

Secondo fonti certe, i cittadini, esausti e in preda all’ansia, hanno totalmente invaso l’Asl situata a Caivano, per la lotta alla salute, richiamando le forze dell’ordine per ripristinare il controllo.

Attualmente, la situazione procede lentamente. I “bollati rossi” ancora attendono il proprio “turno di scarcerazione”. Tutto questo è un esempio di cattiva gestione della cosa pubblica.

Vincenzo De Luca: “ci siamo rotti le scatole…”

Vincenzo De Luca, ha reagito così a questa problematica (si legge dall’articolo di Andrea Pellegrino su Napoli Repubblica pubblicato il 19 aprile 2019)

“Alla prossima dichiarazione della ministra Grillo sulla sanità in Campania vado in Procura”.

“Ci siamo rotti le scatole – incalza il governatore – che ogni 48 ore faccia dichiarazione dannose per la nostra Regione. Alle prossime andiamo direttamente alla Procura della Repubblica a querelare la ministra Grillo per diffamazione, procurato allarme, abuso di ufficio e anche per concussione. Qui non c’è nessun motivo per tenere in piedi il commissariamento”.

Report attuale a Caivano:

Oggi 22 luglio, la situazione è ancora in stallo, ci prepariamo ad una nuova battaglia, che è quella del degrado ambientale, dove l’Asl, circa due settimane fa, ha emanato disposizione d’intervento per la pulizia della città (deblattizzazione e derattizzazione). Abbiamo seguito tutto l’intervento di deblattizzazione sul territorio con dirette pubblicate sulla nostra pagina Facebook.

Non ci sono video che documentino l’intervento di derattizzazione, sappiamo però per certo che è stata effettuata su commissione dell’ingegnere al ramo, Giuseppe Mocerino.

Ecco però la situazione di Caivano, risalente al 17 luglio 2019. Attendiamo fiduciosi.

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