Sul Corriere del Mezzogiorno uno speciale dove si approfondiscono le problematiche dei ragazzi che tanti non riescono a leggere. Una delle tante storie è a Caivano, nel Parco Verde.
«La notte non riesco a dormire e piango, mamma non mi capisce, non sa niente di me, vorrei un po’ di amore, la cosa bella è quando sono a scuola con i miei prof, quando torno a casa mi sento sconsolata e mi deprimo. La gente mi chiama puttana perché un ragazzo l’anno scorso, cioè quando avevo 13 anni, ha approfittato di me, mi ha sverginata. Io non capivo quelle cose perché ero troppo piccola… mia mamma lo sa, mio fratello mi fece spogliare e con le mani vide se ero vergine… poi mi picchiò a sangue… per tutta questa violenza che usano verso di me io sono molto aggressiva, non ho amiche, sono sola e triste». Così scrive C., alunna del Parco Verde di Caivano