Lo stato dell’urbanistica in Campania, Caivano con il 32,67% di edificati difformi

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Lo stato dell'urbanistica in Campania, Caivano con il 32,67% di edificati difformi

Uno studio pubblicato su “Il Mattino” ha messo in luce un tema molto importante che riguarda la Campania, l’abusivismo edilizio. Solo il 13 % dei Comuni della Regione è provvisto di una pianificazione del territorio, ovvero su 550 comuni, solo 71. Se diamo uno sguardo all’area metropolitana di Napoli, solo 7 Comuni su 92 ce l’hanno, ovvero l’8%.

Lo stato dell’urbanistica in Campania 2017

Sono dati che ci fanno riflettere sull’importanza di agire su questo tema, lo studio è stato dibattuto all’Acen (Associazione costruttori edili Napoli), dove è stata presentata la ricerca “Lo stato dell’urbanistica in Campania 2017”, finanziata da Ance Campania e realizzata dalla Scuola di governo del territorio con il coordinamento di Francesco Domenico Moccia, professore ordinario di Pianificazione Urbanistica alla Ferderico II.

Caivano, con il 32,67 % di edificato difforme

Su di un totale di 78 paesi, dove è stata riscontrata la percentuale  di edificato difforme, Caivano si piazza al 43esimo posto con percentuale di 32,67. Al primo posto troviamo Giugliano in Campania con il 67, 66 e Frattamaggiore con la minor percentuale dello 0,30 %.

Secondo il presidente dell’Acen, Federica Brancaccio: “Il disordine urbanistico e l’abusivismo edilizio sono i principali temi da affrontare, prima di una nuova ed esaustiva fase di pianificazione, disordine e abusivismo sono il tappo allo sviluppo dei territori e anche all’economia”.

Gli strumenti d’intervento

Bisogna fare una proposta di rilancio per incentivare la riqualificazione urbana anche nei centri storici, per alcuni edifici realizzati nel dopoguerra e quindi provvedere all’abbattimento e alla ricostruzione a parità di volume. Un’impresa ardua che confina nelle azioni “quasi impossibili” da realizzare. Per prima cosa da fare bisogna reinserire due strumenti pianificatori che sono due, il Prg (Piano regolatore generale) e il Puc (Piano urbanistico comunale) che si può definire l’evoluzione e il superamento del Prg.

 

 

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