Maxi risarcimento per gli eredi di una 67enne di Caivano che ricevette una trasfusione infetta nel giugno del 1983.
La donna ricoverata all’ospedale di Caserta nel 1983, quando aveva 39 anni, dopo una trasfusione contrasse un virus che ha agito nel corpo della donna fino a debilitare il fegato ed esporlo alle patologie che l’hanno portata alla morte nel 2011, un tumore al fegato e una cirrosi epatica da epatite C.
Secondo quanto riconosciuto dalla sentenza, il ministero della Salute, se fosse intervenuto tempestivamente, avrebbe potuto sensibilmente ridurre il rischio di contagio, così è stato condannato al risarcimento di un milione e 50mila euro.