I fatti di cronaca nera di qualche anno fa, che hanno coinvolto i minori a Caivano, hanno avuto un effetto negativo sull’immagine del paese, ma al tempo stesso sono serviti come monito alla prevenzione. Proprio nella terra dove l’infanzia non sembra esistere, ma che al contrario viene tutelata da adulti consapevoli è stato portato a termine il progetto “Noi siamo bambini” ideato per prevenire lo sfruttamento sessuale e l’abuso sui minori.
Finanziato dal dipartimento Pari Opportunità della presidenza del Consiglio dei ministri e realizzato dall ’istituto Morano insieme a una rete di scuole tra Lazio e Campania. Il Morano, capofila del progetto, ha accolto le altre scuole nel percorso didattico.
Insieme all’Istituto di Ortofonologia, all’agenzia di stampa Dire, al Garante dell’Infanzia del Lazio e alla Società Italiana di Pediatria, e’ stato portato avanti un percorso nelle scuole basato sull’educazione affettività che ha coinvolto studenti e docenti.
La dirigente dell’istituto Morano, Eugenia Carfora, ha sostenuto:
“Abbiamo parlato ai ragazzi dell’alchimia dell’amore e abbiamo imparato a leggere i silenzi dei bambini. Non vogliamo far più finta di niente. Forse non avremo abbattuto il muro dell’omertà, ma sicuramente abbiamo creato qualche crepa”.