CAIVANO – Approda ad una prima svolta la maxi-inchiesta della Corte dei Conti della Campania sulla mancata riscossione, da parte del Comune di Caivano, di tantissimi canoni di affitto degli edifici del complesso denominato “Parco Verde”, uno dei motivi, fra l’altro, che ha portato allo scioglimento dell’ultimo consiglio comunale per infiltrazioni camorristiche.
I giudici contabili avrebbero spedito due inviti a dedurre, che in questo caso equivalgono all’avviso di garanzia, a due attuali funzionari del Comune, che secondo gli inquirenti – l’indagine è iniziata un quinquennio fa – sarebbero i responsabili della mancata riscossione dei canoni che ammonterebbero a svariati milioni di euro.
Un trend che va avanti da sempre, praticamente da quando la gestione dell’enorme complesso passò al Comune ed infatti l’acquisizione ed il sequestro continuo di documenti presso l’ente locale da parte dei Carabinieri ha riguardato anche vecchie amministrazioni comunali.
In particolare, secondo “radiocastello”, la Corte dei Conti contesterebbe il mancato invio dei decreti ingiuntivi, obbligatorio, nel momento in cui gli utenti non versano quanto dovuto. Ovviamente, i due funzionari sono innocenti fino a prova contraria e l’invito a dedurre è un’informazione a garanzia a tutela anche degli indagati. “Radiocomune” da stamane ha parlato addirittura di sequestro di beni ma su questo provvedimento non vi è alcuna certezza.
Potrebbero essere indagati altri soggetti visto che la Procura contabile avrebbe ascoltato comunque varie persone oltre ai due indagati, il botto era nell’aria visto che da alcuni giorni il via vai a Napoli non è passato inosservato (si parla che anche un ex segretario del Comune sia stato ascoltato dagli inquirenti). I politici, in ogni caso, non c’entrerebbero nulla in quanto la riscossione dei tributi sarebbe un mero atto gestionale.