Disparità per i bambini di Caivano, ed è polemica tra Gaetano Ponticelli e il dirigente comunale Stefano Lizzi per i riscaldamenti all’interno delle scuole.
Un atto dovuto anno dopo anno e nei termini di legge a Caivano vale sempre come evento straordinario, la Provincia di Napoli risulta inserita nella Fascia climatica C, quindi gli impianti di riscaldamento devono essere accesi dal 15 novembre 2018 al 31 marzo 2019 per un massimo di 10 ore al giorno.
Purtroppo a Caivano sono stati accesi solo dopo le proteste dei genitori e una lettera degli esponenti di Forza Italia alla commissione straordinaria, ma non a tutte le scuole.
Ancora al freddo le scuole Cilea e Papa Giovanni, colpevoli di avere gli impianti alimentati da gasolio, mentre le altre con alimentazione a gas sono in funzione.
Gaetano Ponticelli, ex consigliere comunale e presidente del consiglio d’istituto per l’IC Cilea-Mameli-Rodari esprime la delusione e la scarsa professionalità dei dipendenti comunali addetti: ‘Non c’è l’attenzione dovuta dall’ingegnere Lizzi verso il problema dei riscaldamenti e dei bambini, netta bocciatura sia etica che professionale, mentre è distratto da altre faccende comunali. Questa è una esigenza consueta che andava affrontata prima dell’approssimarsi dell’inverno. Prima il gasolio veniva acquistato anche in piccole quantità, ora con il nostro fiato sul collo per sapere costi e verificare le gare tutto è fermo, mentre per i riscaldamenti alimenti a gas è stato subito fatto l’affidamento diretto tramite MePa’.
Pare che già domani diverse delegazioni di genitori saranno al Comune a via De Gasperi per protestare con la commissione straordinaria.