L’emergenza rifiuti non ha mai fine, soprattutto nei territori a ridosso di Caivano, abbandonati a se stessi e fuori controllo. Si tratta del campo Rom, al confine con Afragola, più volte sotto i riflettori a causa di incendi originatisi proprio all’interno l’appezzamento adiacente ai container, dove vivono oltre agli aduli molti bambini costretti a respirare diossina a polmoni aperti.
La situazione presenta diverse criticità, in quanto è da più di un anno che non si interviene regolarmente per la rimozione dei rifiuti accatastati nelle aree che circondano il campo Rom.
Che siano gli stessi abitanti della zona, o persone esterne a fare in modo che si accumulino rifiuti, ciò non toglie che gli interventi debbano essere effettuati, soprattutto se diamo un’occhiata alle cifre versate alla ditta che ha queste mansione.
Solo l’anno scorso, precisamente al 4 e al 7 agosto, i dati da noi riportati in un articolo del 6 agosto, parlano di 76.627,00 Euro indirizzati alle ditte Fortunaambiente di Fortunato Pasquale, per lavori di pulitura di terreni adiacenti e spazi interni al campo e per il trasporto e smaltimento di rifiuti isolanti facilmente infiammabili presenti nell’ex villa Moccia. Da allora, un ulteriore intervento a settembre 2017, ma poi nulla più.
Il mancato intervento è motivo di ostacolo anche per i lavori che dovrebbero partire per la bonifica della zona adiacente l’ex villa Moccia, che è di proprietà comunale, per il progetto di videosorveglianza del Patto Terra dei fuochi, dove il comune di Caivano si è distinto come capofila.
Quell’area dovrebbe essere sorvegliata h24 con delle telecamere per prevenire l’abbandono indisciplinato dei rifiuti e l’origine dei roghi tossici. Il progetto prevede uno sviluppo della zona, con la creazione di parchi giochi e diverse attrattive, volte all’integrazione degli stessi abitanti del campo Rom.
Un progetto ambizioso che rischia di restare solo su carta, se non partono gli interventi di sgombero dell’area dai rifiuti.
La domanda che ci poniamo è perché non viene effettuato alcun intervento e tutto tace, nell’immobilità delle istituzioni?
L’intervento da effettuare è di carattere urgente, considerando il rischio di possibili incendi, solo pochi giorni fa è stata ritrovata una carcassa auto, proprio tra l’erba alta che cresce ai confini del campo. Non si potranno mai prevenire questi episodi, se non ci sarà un sistema di videosorveglianza.