Per ogni impianto, per ogni attività sul territorio di Caivano ci sono oneri e onori. Nello specifico da qualche settimana stiamo analizzando l’impianto Stir di Pascarola che oltre a lavorare tonnellate di rifiuti dovrebbe portare anche benefit economico per la comunità.
Vista la legge del 2012 che espressamente regolamenta un contributo ristoro ambientale in denaro per il Comune che ospita l’impianto di trattamento dei rifiuti, che rappresenta una giusta risposta ai disagi che vivono i cittadini, e quelli immediatamente confinanti.
Con la prima determina nel febbraio del 2016, il responsabile del settore Vito Coppola calcola in 837 mila euro il contributo che il Comune di Caivano dovrebbe introitare per il ristoro ambientale per l’anno 2015.
Il calcolo è effettuato con un coefficiente moltiplicato per le tonnellate di rifiuti portati nel territorio caivanese in lavorazione.
Nell’anno successivo il dirigente Raffaele Celiento ha con determina del novembre 2017 calcolato il contributo in 624 mila euro per l’anno 2016.
Ora siamo in attesa della determina col nuovo calcolo per l’anno 2017.
Scavando a fondo abbiamo riscontrato che il Comune di Caivano è in causa e attende di sapere chi dovrà sborsare anche gli importi relativi agli anni 2012, 2013 e 2014 per un totale di 2.818.401,43 €. Infatti pare che le richieste per il contributo ristoro ambientale siano state fatte alla Sapna che gestisce solo l’impianto di Pascarola, mentre chi dovrebbe erogare le quote dovrebbe essere la Regione Campania.
Proprio in questi giorni il commissario Fernando Mone sta verificando questa situazione e spingendo verso la risoluzione di questo problema che da sei anni non trova risposta.
Crediti da parte del Comune di Caivano:
anno 2012 – 1.087.176,81
anno 2013 – 837.111,18
anno 2014 – 894.113,44
anno 2015 – 837.111,16
anno 2016 – 624.602,19
anno 2017 – ?
Credito da parte del Comune di Caivano 4.280.114,78 €