CAIVANO – La morte di Miriana M., la 16enne di Caivano deceduta alcuni giorni fa presso il “Monaldi” di Napoli, finirà sicuramente in tribunale. Alcuni suoi familiari, infatti, hanno presentato una dettagliata denuncia alla magistratura, assistiti dall’avvocato Luca Della Peruta.
Il Pm della Procura di Napoli ha disposto già l’autopsia sul corpo, che si terrà domani 11 settembre alle ore 15, per stabilire le cause esatte della morte, giunta dopo un calvario di alcuni giorni fra ricoveri in ospedale ed un fugace ritorno nella comunità di Casandrino dove alloggiava. Qui la ragazza dimorava da circa due anni e qui ha avvertito per primoil malore che poi l’ha portata presumibilmente alla morte.
La notte del 26 agosto, infatti, Miriana avrebbe denunciato forti dolori allo stomaco, ma solo il giorno successivo, stante il persistere del fastidio, secondo quanto dichiarano i familiari querelanti, sarebbe stata portata all’ospedale di Frattamaggiore dove i medici dispongono subito due tac all’addome e al torace, le quali evidenziano che due organi vitali del corpo risultano spostati causa forse della presenza di una massa estranea nei pressi dell’addome; fatto sta che Miriana viene dimessa alle 6 del mattino contro il parere medico; ma purtroppo dopo circa due ore – in cui non si sa la ragazza dove sia potuta stare – il calvario ricomincia e questa volta viene trasportata subito in codice rosso al Cardarelli di Napoli dove, al termine di un intervento chirurgico durato sette ore, finisce in coma farmacologico e rimane nel più grande nosocomio del Sud fino al 3 settembre, quando i sanitari la mandano al “Monaldi”, ospedale specializzato nella pratica della circolazione extracorporea.
Ma qui purtroppo Miriana, il 5 settembre, per motivi che accerterà l’inchiesta della magistratura, muore a soli 16 anni. E permane l’atroce dubbio: se qualcuno si fosse accorto subito della gravità della situazione a quest’ora Miriana sarebbe salva?