La raccolta della differenziata, fatta in modo corretto, è una risorsa per tutti e specialmente per i comuni che potrebbero vendere quelli richiesti e incassare soldi da incamerare nel capitolo dei rifiuti creando così un vantaggio economico per i cittadini.
Purtroppo non è così, o lo è in parte. In una nostra ricerca e inchiesta stiamo analizzando i costi e i ricavi dei rifiuti caivanesi, ma il dato è molto strano. Quando c’è da incassare riusciamo a vendere molto meno degli altri comuni, quando c’è pagare riusciamo a sborsare più degli altri.
Il ciclo economico dei rifiuti di Caivano
Come ogni cittadino dovrebbe sapere i rifiuti vengono prodotti e poi ritirati dalla ditta incaricata che li conferisce ai vari siti di stoccaggio in relazione alle varie tipologie di rifiuti.
Gran parte dei rifiuti prodotti da Caivano (oltre il 70%) vanno allo STIR (rifiuti non differenziati) e il Comune deve riconoscere alla SAPNA oltre € 1.500.000,00 all’anno.
Il residuo 30% dei rifiuti viene avviato ad altri impianti e al riciclo.
Il confronto con Orta di Atella
Una parte dei rifiuti il Comune li vende e ne ha un ricavo, altri rifiuti invece rappresentano un costo, ma confrontando costi e ricavi per i materiali differenziati dal Comune di Caivano con altri comuni abbiamo rilevato che vengono venduti sottocosto i propri materiali raccolti, mentre si pagano cifre sensibilmente più elevate per lo smaltimento dei rifiuti.
In particolare abbiamo confrontato gli affidamenti disposti dal Comune di Caivano e quelli del Comune di Orta di Atella che incamera molti più soldi di Caivano.
Inoltre mentre il Comune di Orta di Atella ha individuato i soggetti a cui conferire i rifiuti mediante procedura pubblica, invece il Comune di Caivano ha proceduto ad affidamenti diretti.
Ricavi
Come si evince dalla tabella, rispetto a Orta di Atella, Caivano perde per ogni tonnellata di carta e cartone 35 €, per ogni tonnellata di imballaggi di carta e cartone 55 € e per ogni tonnellata di vetro 3 €.
Costi
Il trend all’improvviso cambia quando si parla di costi. Sono più bassi? No! Nella ricerca fatta ad oggi solo con gli ingombranti Caivano paga il doppio di Orta di Atella.
Appare evidente che tutto quanto si traduce in ulteriori costi per l’Ente che inevitabilmente si tradurranno in un maggiore aumento della tassa dei rifiuti.
La nostra inchiesta continua, ma quello che noi scopriamo giorno dopo giorno con carte alla mano dovrebbe essere il pane quotidiano dei dirigenti del comune, che dovrebbero conoscere la materia a perfezione.
Auspichiamo che i commissari e nello specifico il sovraordinato al Settore Tutela Ambiente del Comune di Caivano Dott. Bruno Antonio possano arrivare dove ha fallito la politica caivanese e una volta ogni tanto far risparmiare dei soldi ai cittadini di Caivano che sono tassati oltremodo.