La famosa relazione di 44 pagine del maggio scorso che segnò lo scioglimento del Comune di Caivano firmata dal Prefetto Pagano terminava così:
Pertanto, si sottopone quanto su esposto alle valutazioni della on. S.V. rappresentando che, per le circostanze emerse, appaiono, anche alla luce della più recente giurisprudenza, configurarsi le condizioni per l’adozione del provvedimento di scioglimento degli organi elettivi, ai sensi dell’art. 143 del decreto legislativo n. 267/2000 ed, inoltre, per l’adozione dei provvedimenti di cui al quinto comma del citato art. 143, per i funzionari omissis onde assicurare la cessazione di ogni pregiudizio al buon andamento di quella pubblica amministrazione e ricondurre alla normalità la gestione dell’ente.
Nulla si è mosso
Come già denunciato qualche settimana fa vi era continuità tra l’operato dei commissari e quello della vecchia amministrazione, ma qualche giorno fa forse si è raggiunto il colmo.
Pare che Caivano fosse finita sotto la lente della Prefettura di Napoli per la mancata sostituzione di alcuni funzionari citati nella relazione che il Commissario Straordinario Vincenzo De Vivo ha quasi preso come fiduciari.
Gli stessi Funzionari che da Settembre 2017 sono stati riconfermati come Responsabili di Settore benché accusati di tutto e di più, si sono dimostrati inossidabili nel tempo e impermeabili ad ogni provvedimento.
Una tempesta in un bicchier d’acqua
Adesso invece dopo le sollecitazioni della Prefettura di Napoli, la Commissione straordinaria costituita dal Dott. Vincenzo De Vivo, Dott. Roberto Andracchio e dal Dott. Vincenzo Amendola sembra scuotersi dal suo sonnolento torpore. Ma è solo apparente perchè la rivoluzione non c’è e a pagare in questa tornata è il Dott. Angelo Peluso il quale è stato estromesso dal suo incarico, che va ad aggiungersi al Dott. Vito Coppola che è stato estromesso da ogni incarico a partire da aprile 2017.
Chi auspicava qualche rivoluzione Copernicana è rimasto deluso perchè a pagare è stato il dirigente dei servizi demografici, un settore per nulla attenzionato.
Scelta discutibile che potrà avere un seguito
Come abbiamo scritto qualche settimana fa, Caivano è attenzionata e da lontano. Alcune scelte poco chiare potrebbero costare caro ai commissari che potrebbero anche a breve essere allontati.
È sempre piacevole leggere i Suoi articoli; sono chiari, esplicativi e diretti. Sono d’accordo con Lei che.Caivano “merita di più”, ma se non si distrugge in modo definitivo il personale, i responsabili ed i governanti, anche gli ultimi, Caivano non potrà mai risorgere, perché è “la qualità” inesistente.Chi vuol fare, è distrutto; chi fa, è sottoposto a “compromessi”; chi promette lavoro tramite nuove realizzazioni viene fermato. Cosi non si andrà da nessuna parte
P.S. l’email che Le sto inviando non dovrà essere per nessuna ragione pubblicata.