Sono stati chiamati a rispondere il giorno 19 luglio 2018 presso la prima sezione civile del tribunale di Napoli Nord (Aversa), ex amministratori ed ex consiglieri comunali in relazione allo scioglimento del comune di Caivano per infiltrazioni camorristiche, deciso dal Ministero degli Interni.
Simone Monopoli, Raffaele Del Gaudio, Raffaele Celiento, Giovan Battista Alibrico, Gaetano Ponticelli, Fabio Mariniello, Vincenza Buonfiglio, Enzo Pinto, Claudio Castaldo e Luigi Falco, saranno ascoltati e dovranno giustificare alcuni eventuali frequentazioni con soggetti riconducibili a soggetti criminali, altri comportamenti o atti poco ortodossi, altri sono coinvolti solo perchè legati a parentele scomode.
Sulla scorta delle valutazioni che farà il tribunale sarà verificata se altri ex assessori o consiglieri saranno incandidabili alle prossime elezioni comunali.
Gli incandidabili
Ad oggi risultano già incandidabili l’ex sindaco Simone Monopoli, l’ex assessore Luigi Falco (Forza Italia) e gli ex consiglieri comunali, entrambi impresari edili, Vincenzo Pinto (Udc) e Raffaele Celiento, (Noi per Caivano, lista collegata al candidato a sindaco Luigi Sirico, ndr), questi ultimi due esponenti dell’opposizione, così come redatto nella relazione firmata dal Prefetto Pagano. I suddetti, ovviamente, possono però fare ricorso nelle sedi deputate a ciò.
Pare che sia finito sotto la lente di ingrandimento una delibera di Giunta Municipale della ex amministrazione Falco, votata pure dall’ex assessore Pinto con la quale si assegnava un alloggio del Parco Verde ad un congiunto di un clan camorristico presente sul territorio, noto trafficante di droga, recentemente arrestato.
L’ ex assessore Falco invece, durante la sindacatura Monopoli, avrebbe affidato il servizio di illuminazione votiva nel cimitero ad una ditta con presunti legami con la criminalità organizzata sul territorio.
L’ex consigliere comunale Raffaele Celiento, il quale si dimise dopo qualche mese dalla carica, avrebbe partecipato a diversi incontri con esponenti della malavita per la gestione del campo sportivo di Caivano, chiuso ormai da dieci anni.
Più articolata la posizione dell’ex sindaco Monopoli la cui incandidabilità sarebbe motivata da più fattori: il primo la delega all’ex assessore Ciccarelli per la riscossione dei canoni nel Parco Verde e a rappresentarlo nell’Ambito 19 delle Politiche Sociali, poi l’autorizzazione della manifestazione della festa dei Gigli 2016 che, come è scritto sulla relazione, sarebbe stata fortemente voluta da esponenti della criminalità; ancora l’autorizzazione alla ditta Buttol per l’uso, a titolo gratuito, di uno spazio di trasbordo sulla ex strada statale 87 e, in ultimo, l’affissione per le vie del paese di un manifesto di cordoglio, a nome del Comune, per la dipartita del parente della famiglia che comanda la camorra locale.
Uno degli appelli di Monopoli in Consiglio Comunale
Più volte l’ex sindaco Monopoli tra i banchi del Consiglio Comunale aveva parlato della trasparenza della sua amministrazione, invitando chiunque a denunciare. Come in questo video del 20 novembre 2015, è stato accontentato e ora tocca a lui dimostrare il contrario.