Incontro alla De Gasperi con Pat Mastrincola, cosa si prova in un naufragio

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Incontro alla De Gasperi con Pat Mastrincola, cosa si prova in un naufragio

Riflessioni a cura della professoressa Erminia Pelosi (Referente Area Progetti S.Secondaria di I grado)

Martedì, 22 maggio 2018, presso la sala Auditorium del plesso Centrale dell’I.C.2 “De Gasperi”, è avvenuto un incontro-dibattito degli alunni delle classi seconde e terze della Secondaria di I grado con Mister Pat Mastrincola, superstite del naufragio dell’Andrea Doria, che ha coinvolto i ragazzi suscitando in loro molta curiosità ed interesse per questa triste e controversa vicenda della nostra storia. L’incontro è stato replicato giovedì 24 maggio c/o per il plesso di via Rosselli.
L’iniziativa, proposta dalla professoressa Toraldo Maria, cugina di Pat Mastrincola, è stata accolta con entusiasmo da Flora Celiento, dirigente scolastica dell’istituto, laddove viene ospitata per la seconda volta con successo. I docenti coinvolti nell’organizzazione sono: Pelosi Erminia (referente Area progetti S.Secondaria di I grado); Toraldo Maria; Carcatella Angela (madrelingua inglese); Verrone Giorgio (docente di arte); Di Palo Concetta (docente di lingua inglese); Piazza Luigi (docente di musica).

Pat Mastrincola attualmente vive a West Milford, nel New Jersey, dove è nato 71 anni fa. Ha moglie ed una figlia. A 19 anni ha partecipato alla guerra del Vietnam, nel corpo dei paracadutisti.

Il film-documentario sull’Andrea Doria

L’incontro ha avuto inizio con la visione di un film-documentario volto a evidenziare la struttura della nave in tutto il suo splendore, fino alla ricostruzione dell’impatto finale con la Stockolm. Varata il 16 giugno del 1951 dai cantieri Ansaldo di Genova; transatlantico destinato alle rotte oceaniche, era considerata la nave più bella e più veloce della flotta italiana di linea ed apprezzata ancora più per la sicurezza (possedeva 2 radar) e la bellezza dei suoi interni di lusso, che la facevano preferire a molti altri transatlantici di altre compagnie Internazionali Rappresentava uno dei punti d’orgoglio dell’Italia che stava allora cercando di ricostruire la propria reputazione dopo la seconda guerra mondiale.

Il 25 luglio del 1956, alle ore 23.10, l’Andrea Doria con a bordo 1134 passeggeri e 572 membri dell’equipaggio, proveniente da Genova e diretta a New York, dopo alcuni giorni di navigazione, a circa 80 Km dalle coste americane, al largo dell’isola di Nantucket entrò in collisione con il mercantile svedese Stockholm della Swedish America Line, in quello che fu uno dei più famosi e controversi disastri marittimi della storia. Affondò dopo 11 ore. Pat Mastrincola era a bordo della nave quel 25 luglio 1956, quando avvenne l’impatto con il mercantile svedese. Aveva solo 9 anni ma riuscì a salvare la sorellina di 1 anno più piccola di lui.

 

Le impressioni di Pat Mastrincola raccontate ai ragazzi…

Dopo la visione del video, i ragazzi hanno interloquito con Mr. Pat Mastrincola esclusivamente in lingua inglese, con l’ausilio della Prof.ssa Angela Carcatella, docente madrelingua, la quale ha effettuato la traduzione simultanea.

Pat ha raccontato ai ragazzi cosa è avvenuto dopo l’impatto, quando la nave ha iniziato ad imbarcare acqua inclinandosi su di un lato, rivivendo e facendo rivivere le sensazioni provate in quei momenti che ricorda nitidamente, nonostante siano trascorsi 61 anni. Era in viaggio con la mamma e la sorellina di un anno più piccola di lui, in rotta verso gli Stati Uniti, rientrando dall’Italia.

Conosceva perfettamente la nave in quanto era solito girovagare tra i vari ponti, spinto dalla curiosità e dalla vivacità della sua giovane età. Non a caso era soprannominato “piccola peste” dagli uomini dell’equipaggio. E, come lui stesso ha evidenziato, il suo forte senso di orientamento gli ha consentito di salvare la vita alla sorellina la quale al momento dell’impatto stava dormendo in cabina e miracolosamente non si è svegliata nonostante il frastuono.

Pat si trovava insieme con la mamma nella parte più alta della nave; la mamma stava guardando un film con altre signore e lui giocava lì intorno con altri ragazzini. Quando si è reso conto di quello che stava avvenendo, si è precipitato al buio giù per i ponti che conosceva ormai perfettamente grazie alle sue scorribande, portando in salvo la sorellina Arline nella parte più alta della nave.

Un pensiero al Capitano Piero Calamai

Un pensiero di stima e di riconoscenza è stato rivolto da Pat al comandante della nave Calamai il quale con la sua esperienza e la sua saggezza ha evitato una strage: infatti morirono solo 46 uomini dell’Andrea Doria su circa 2.000 ospiti della nave fra passeggeri ed equipaggio.

Accusato ingiustamente di aver provocato l’impatto, Piero Calamai fu riabilitato dalla storia dopo diversi anni allorché si capì che a provocare il naufragio era stata una erronea manovra della Stockolm provocata dalla nebbia. “I passeggeri sono salvi?” È l’ultima frase pronunciata dal comandante Piero Calamai prima di morire, nell’aprile del 1972.

Nel suo intimo però era già morto con l’Andrea Doria che non volle abbandonare fino alla fine.

Siate sempre vigili…

A conclusione dell’incontro Pat Mastrincola ha esortato i ragazzi a stare sempre vigili, presenti a sé stessi, consapevoli dell’ambiente in cui ci si trova perché da un momento all’altro tutto può succedere e la vita potrebbe cambiare. Così com’è successo a lui su quella nave quando la sua vita è cambiata per sempre!! Da quella notte del 26 luglio 1956 Pat non è mai più salito su una nave!

 

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