A otto anni di distanza dell’entrata in vigore della normativa su cure palliative e terapia del dolore, medici, psichiatri, filosofi e religiosi si confronteranno, nell’ambito della XVII Giornata nazionale del sollievo, durante il convegno “Con il dolore e con la sofferenza… farsi prossimo anche con le cure palliative”, in programma martedì 29 maggio 2018 (ore 15.30), a Capua all’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Capua. L’iniziativa è promossa e organizzata da “Villa Fiorita” di Capua (casa di cura e Hospice) e dal Forum sociosanitario cristiano.
Previsti gli interventi di Raffaella Sibillo, presidente cda Villa Fiorita; Luigi Ievoli, anestesista rianimatore, terapista del dolore e cure palliative nonchè responsabile Hospice Villa Fiorita (“Legge 38: aspetti legislativi. Quali opportunità?”); Pasquale Giustiniani, docente di filosofia teoretica alla Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale (“Il dolore dell’anima”); Gianluigi Zeppetella, primario emerito terapia del dolore e cure palliative Aorn Caserta (“Codice etico delle cure palliative e il “diritto” a non soffrire); Aldo Bova, presidente nazionale Forum sociosanitario cristiano e primario emerito ortopedia e traumatologia Ospedale San Gennaro – Napoli (“Il dolore osteoarticolare. Trattamento innovativo”); Vincenzo Saraceni, Segretario nazionale Associazione Medici Cattolici Italiani (“dolore cronico e riabilitazione”); Tonino Cantelmi, Presidente nazionale Associazione Italiana Psicologi e Psichiatri Cattolici (“La psiche nel dolore fisico”); Don Massimo Angelelli, Direttore Ufficio Nazionale della Pastorale della salute della CEI (“La forza dell’amore nella cura del dolore”); conclude donMassimo Angelelli.
Presiede: Mons. Salvatore Visco, Arcivescovo di Capua. Modera Padre Alberto Russo, responsabile Pastorale della salute della Conferenza Episcopale Campana.
“Dinanzi al dolore ed alla sofferenza bisogna ‘farsi prossimo’. Chi soffre ha bisogno di competenza, accompagnamento, vicinanza, relazione e comunicazione – dicono gli organizzatori – Chi ha dolore cronico per problemi fisici porta in sé, molte volte, una grande componente psichica, che va tenuta in conto e va, ove possibile, capita, riconosciuta e curata con relazione empatica. Chi soffre per condizioni molto gravi, a volte terminali, ha necessità di terapie adeguate, somministrate con la phronesis aristotelica, con il discernimento della saggezza”.