Spetta al consiglio comunale deliberare annualmente sulla tassa dei rifiuti urbani, che i cittadini devono al comune per l’erogazione del servizio.
Le tariffe riguardano le utenze domestiche, industriali e commerciali.
La Tari viene predisposta dagli uffici competenti sulla base di due componenti:
- primo un costo fisso che quello che lente e paga alla ditta che gestisce il servizio
- un costo variabile che è rapportata ai costi di smaltimento dei rifiuti (differenziato, frazione organica umida, imballaggi, medicinali, ecc…) più i costi variabili che vanno anche aggiunti al costo del personale che elabora la Tari per la lotta all’evasione e per la spedizione degli avvisi di pagamento.
Tari 2016
Nel luglio 2016 nel Consiglio Comunale nel consiglio comunale veniva approvata la Tari per un importo di €6.800.000,00
La proposta portava il parere del dottore Coppola sia in qualità di responsabile della tutela ambientale che di ragioniere capo.
L’atto fu approvato dalla maggioranza del consiglio comunale con il parere favorevole del collegio dei revisori dei conti.
Tari 2017
Nell’anno 2017 il responsabile della tutela ambientale Dott. Vito Coppola redisse un nuovo PEF (Piano Economico Finanziario) Che prevedeva un prezzo complessivo di € 7.400.000,00.
Tale proposta non fu inviata al collegio dei revisori dei conti ne fu sottoposto al consiglio comunale.
L’amministrazione Monopoli all’opposto approvò la TARI uguale a quella del 2016 con due pareri sfavorevoli da parte del collegio dei revisori dei conti.
Successivamente dopo lo scioglimento del consiglio comunale a seguito della sfiducia al sindaco Monopoli, il collegio dei revisori dei conti rivide il piano tariffario della TARI per l’anno 2017, prevedendo un costo di oltre € 8.000.000,00 al netto del contributo Provinciale pari al 5%.
Il risultato è che è stato emesso un ruolo suppletivo che dovrà essere pagato dai cittadini di Caivano entro maggio c.a. di cui è ancora incerta l’entità.
Tari 2018
Ancora oggi non è stato approvato il nuovo piano tariffario, anche se in via informale abbiamo saputo che la TARI aumenterà ancora di più.
Un incremento che trova la sua giustificazione nel basso tasso della differenziata che nell’anno 2016 era arrivata al 35% oggi è sotto il 25%, il che vuol dire un aggravio di costi per lo smaltimento dei rifiuti che porterà a gonfiare la bolletta.