Lo piangono tutti Mario, un ragazzo di appena 17 anni, stroncato da un malore improvviso. Si stava allenando nelle vasche del centro sportivo “Delphinia”, quando all’improvviso ha avuto un arresto cardiaco. Il suo allenatore, Tommaso Cerbone, ha sospeso subito gli allenamenti per soccorrerlo, ma nonostante il massaggio cardiaco, il defibrillatore usato e le diverse manovre di rianimazione, il nuotatore non ce l’ha fatta. L’allenatore, subito dopo l’accaduto, si è chiuso in un mutismo, non riusciva a parlare. Lo shock è stato paralizzante. Insieme a lui i genitori del ragazzo, presenti sul posto mentre assistevano agli allenamenti, e una squadra di circa 30-40 ragazzi, tutti pietrificati dal dolore.
Il suo decesso è avvenuto intorno alle 15,30. Il ragazzo è stato intubato, in attesa che arrivasse l’autoambulanza, ma all’arrivo dei soccorritori è stato accertato il decesso. Per quattro ore, Mario è rimato lì fermo, mentre tutti i suoi familiari e gli amici presenti atterriti dallo strazio non sapevano dove orientarsi. C’è chi, una sua parente molto vicina, si è sentita male.
Disposta l’autopsia, aperte le indagini…
I Carabinieri della Tenenza di Caivano hanno sin da subito seguito la questione, guidati dal Tenente La Motta. In realtà, il tempo d’attesta è stato causato dall’arrivo dei carabinieri che su disposizione del pm Rossana Esposito della Procura di Napoli Nord (diretta da Francesco Greco) hanno posto sotto sequestro la salma, in attesa dell’autopsia. Il corpo del giovane ragazzo si trova al Secondo Policlinico di Napoli, posto sotto sequestro. E’ stata avviata un’inchiesta, per fare chiarezza sulle dinamiche dell’accaduto. Mario si allenava 2-3 volte a settimana, tesserato per Acquachiara, era un atleta che si sottoponeva regolarmente a tutti i controlli medici. Cosa sarà accaduto in quelle drammatiche ore? In caso di decesso di un atleta, apparentemente sano e controllato dalle strutture sanitarie della società di appartenenza c’è un protocollo specifico da seguire.
Solidarietà da Casalnuovo, Pomigliano e FIN Campania a Mario
Mario abitava a Casalnuovo di Napoli; la sua famiglia e i suoi concittadini si uniranno a breve nel dolore per celebrare il suo funerale. Il sindaco di Casalnuovo, Massimo Pelliccia, ha decretato il lutto cittadino. A Pomigliano, dove risiede la società Acquazzurra, per cui era tesserato Mario, c’è un incontro con tutti i suoi compagni di squadra.
La FIN (Federazione Italiana Nuoto) regionale ha disposto sette giorni di lutto, alle ore 16.00, prima di iniziare tutti i corsi di acqua nuoto in tutta la Campania, con un minuto di silenzio per ricordare Mario.
La Federnuoto si unisce al cordoglio
Ricordato dalla FIN nazionale sul sito ufficiale, per esprimere il cordoglio alla sua famiglia:
“La Federnuoto si unisce al dolore di familiari, amici e della Acquachiara Ati 2000 per la tragica scomparsa del giovane nuotatore Mario Riccio (17 anni) avvenuta mercoledì 8 marzo. Il presidente Paolo Barelli, i presidenti onorari Lorenzo Ravina e Salvatore Montella, i vice presidenti Andrea Pieri, Francesco Postiglione e Teresa Frassinetti, il segretario generale Antonello Panza, il consiglio e gli uffici federali, il presidente del GUG Roberto Petronilli e il tecnico federale responsabile delle squadre nazionali di nuoto Cesare Butini e il responsabile delle squadre nazionali giovanili Walter Bolognani esprimono le più sentite condoglianze”.
(Dal sito www.federnuoto.it)
Franco Porzio, ex pallanuotista nazionale e presidente Acquachiara di Pomigliano:
“Una tragedia immane – ha commentato Franco Porzio, ex pallanuotista nazionale e presidente dell’Acquachiara di Pomigliano d’Arco per la quale Mario Riccio era tesserato – Da quanto mi hanno raccontato, era un ragazzo serio e volenteroso, si impegnava negli allenamenti e gli stessi sforzi erano commisurati al suo fisico. So anche che i soccorsi sono stati immediati“. “Un’altra vita spezzata..”, “Un grande atleta e un ragazzo fantastico”, si legge sulla pagina della società Acquachiara.
Un sogno spezzato…
Mario era un atleta serio e competente nella sua disciplina, privilegiava lo stile liberista, in particolare il delfino. La sua ultima gara importante risale a Portici svoltasi l’11 febbraio, nei 400 sl del Miglio d’oro, dove si era classificato al 50′. Un anno fa ai Criteria di Riccione, aveva partecipato alla staffetta. Era bravo anche a scuola, si impegnava regolarmente per qualificarsi ai campionati italiani. Su Facebook, aveva un foto con il suo mito, Massimiliano Rosolino, insieme alla sua sorellina.