CAIVANO – La verità processuale di primo grado sulla morte di Angelo Niscio è stata raggiunta ieri 13 febbraio dalla Seconda Sezione Penale del Tribunale di Napoli Nord. L’uomo era stato investito lo scorso Marzo mentre si apprestava a varcare l’androne di casa in via Visone da un trentenne a bordo di una Mercedes classe A. Il collegio, presieduto dal presidente Cioffi, ha condannato G. B., residente a Caivano, alla pena di anni 7 di reclusione con l’interdizione perpetua dai pubblici uffici, rinviando poi a 45 giorni il deposito della motivazioni della sentenza (non definitiva).
In linea con quanto richiesto dai procuratori della parte civile, il Tribunale non ha concesso alcuna attenuante all’imputato che, senza patente ed a bordo di un autovettura sottoposta a fermo e sprovvista di copertura assicurativa, dopo aver investito in retromarcia Angelo Niscio, si era poi dato frettolosamente alla fuga.
Determinanti, tra l’altro, la testimonianza di un carabiniere fuori servizio che si trovava in quel frangente lungo via Visone e la ricostruzione circostanziata della dinamica del sinistro riportate dagli Agenti del Comando Vigili di Caivano.
I legali della famiglia Niscio, avvocati Maddalena e Giovanni Russo, si dicono soddisfatti in ordine ai tempi processuali che hanno vista raggiunta una sentenza di condanna a meno di un anno dal sinistro mortale, rimarcando al contempo quanto la misura della pena comminata non potrà mai sollevare i familiari dal dolore per una così brutale privazione dell’affetto del defunto Angelo. Ovviamente il condannato potrà fare ricorso in secondo grado ed eventualmente in Cassazione.