L’isola ecologica di Caivano è al collasso, troppi rifiuti accumulati che non trovano ancora la collocazione giusta.
Lo spazio per la raccolta dei rifiuti da riciclare è gestita dalla Buttol servizi ecologici che ha in organico nella struttura un impiegato e due operatori.
Criticità maggiore per pneumatici e ingombranti che ‘affollano’ i cassoni all’interno dell’area. Per quanto riguarda gli pneumatici sono tre cassoni stracolmi che sono fermi da diversi mesi, pare che per questo rifiuto, lo smaltimento non sia di competenza della Buttol, ma del Comune che aveva una convenzione con la ditta Ecopneus, ma nessuno ha notizie in tal merito.
Gli ingombranti e gli imballaggi in legno sono di competenza della Buttol, ma con costi di smaltimento a carico del Comune. Nell’area giacciono materassi, legno e qualche divano, e già mesi fa la ditta aveva lamentano il mancato pagamento del servizio da parte del comune.
Mini crisi anche per quanto riguarda le potature, lo scorso anno venivano ritirate con l’umido, ora vi è una raccolta apposita, ma molto spesso restano in strada per diversi giorni e con difficoltà di smaltimento per la ditta.
Non grosse problematiche per carta e plastica che vengono stoccate a Pascarola dalla ditta Di Gennaro, per I RAEE (rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) dove vi sono anche le batterie, presi dalla ditta Service Group di Arienzo e per i medicinali recuperati da Delta Chimica
Situazione critica da quando si è in attesa del nuovo contratto che dovrebbe legare la Buttol a Caivano per i prossimi 5 anni per la raccolta urbana ma anche per il funzionamento a regime dell’isola ecologica.