Caso Fortuna, il problema con l’adozione delle bambine della Fabozzi

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Caso Fortuna, il problema con l'adozione delle bambine della Fabozzi

Nuovi aggiornamenti sul caso della piccola Fortuna. Stavolta, l’attenzione è sulle tre bambine della Fabozzi, che grazie alle loro testimonianze cariche di particolari drammatici e aberranti, hanno permesso di far arrestare il patrigno Raimondo Caputo.

Le ragazzine vittime di abusi e violenze, da parte di Caputo e l’incoscienza – o meglio, il favoreggiamento da parte della madre Marianna Fabozzi (condannata a 10 anni per questo motivo)- sono ancora una volta in un’aula di giustizia. Questa volta a decidere della loro sorte sarà la Corte d’Appello di Napoli (sezione minorenni) che stabilirà lo stato di adottabilità, su cui il tribunale si era esposto già in precedenza, in maniera favorevole.

Opposizione alla sentenza di adottabilità

A questa decisione, si sono ribellate la madre, la sorella Michela, zia delle bambine e la nonna Angela Angelino che nelle indagini su Fortuna aveva depistato le fonti, facendo pressione su di loro. affinché non accusassero il patrigno.

Le tre donne si sono opposte alla sentenza di adottabilità con diversi ricorsi, l’ultimo presentato il 23 settembre scorso, in cui si sentono quasi offese nei riguardi dell’ “ingiustizia della decisione del Tribunale per avere leso il diritto delle minori a mantenere il rapporto con la zia materna, con la madre e con la nonna».

In appello si è costituito anche il padre naturale delle bimbe, Gennaro Giglio, difeso dall’avvocato Angelo Pisani, favorevole all’adozione, dichiarando:

Solo l’adottabilità da parte di famiglie appartenenti ad un diverso e più sano contesto sociale e culturale, potrà essere per le minori, l’unica speranza di poter superare tutto quanto accaduto e ricominciare una nuova vita.

Bimbe contese tra le decisioni di zia, nonna e madre in carcere…

Michela Fabozzi, zia delle bimbe, ne ha chiesto l’affidamento con la previsione di prescrizioni nell’interesse delle minori, quali:

  • Non consentire incontri tra le bambine e la madre
  • Non consentire incontri tra le bambine ed altri componenti della famiglia

La madre, Marianna Fabozzi, che risulta indagata per l’omicidio del piccolo Antonio – il suo primogenito, morto l’anno prima di Fortuna nelle stesse tragiche circostanze – ha chiesto che i giudici dispongano l’affidamento delle figlie alla madre, la nonna Angelino Angela, o alla sorella Michela.

La nonna, Angela Angelino, ha chiesto l’affidamento delle minori con la previsione di prescrizioni che vietino alle piccole di incontrare la madre e altri componenti della famiglia, con la previsione che l’abitazione sia sottoposta a frequenti controlli da parte del servizio sociale di Caivano. La Corte si è riservata; la decisione potrebbe arrivare nei prossimi giorni.

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