Napoli, 48esimo Congresso nazionale della Società Italiana di Neurologia

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NAPOLI -(Antonio Parrella)Oltre 2000 neurologi, provenienti da tutt’Italia, hanno partecipato al 48esimo Congresso nazionale della Società Italiana di Neurologia, la grande kermesse sanitaria che da sabato scorso, 14 ottobre, la SIN ha messo a punto nella splendida location del Centro Congressi della Mostra d’Oltremare. Numerosi e interessanti gli argomenti al centro della quattro giorni di lavoro: dagli ultimi progressi scientifici nelle patologie neurologiche (come emicrania e  demenza senile) alla riforma della responsabilità medica, secondo la nuova normativa.

Dalle nuove terapie per la sclerosi multipla all’importanza di una rete capillare delle Stroke Unit in Italia per l’ictus fino alle terapie innovative per le malattie rare. Dunque il Congresso costituisce senza dubbio l’appuntamento annuale più importante per il confronto scientifico e l’aggiornamento professionale degli specialisti italiani. “La Clinica Neurologica dell’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli” – sottolinea il professor Gioacchino Tedeschi, presidente del Congresso Nazionale SIN e Direttore I Clinica Neurologica e Neurofisiopatologia A. O. U  Università della Campania “Luigi Vanvitelli” – è onorata di essere stata designata ad organizzare l’evento nella città di Napoli per la terza volta negli ultimi 15 anni.

Si tratta di una preziosa occasione di confronto tra le diverse anime, accademica, ospedaliera e territoriale della Neurologia italiana. Il modello che la Neurologia dovrà studiare – aggiunge  Tedeschi – richiederà una profonda sinergia tra rete ospedaliera e rete territoriale. Naturalmente per attuare ciò si rende necessario che i vari protagonisti di queste due realtà collaborino alla realizzazione dell’obiettivo primario che resta, naturalmente, la cura del paziente”. Gli specialisti intervenuti hanno fornito numeri davvero preoccupanti per il nostro Paese.  Oltre 100mila sono i pazienti, con una prevalenza di 150-200 casi ogni 100mila persone, interessati da sclerosi multipla. Circa 170 mila, invece, i nuovi casi ogni anno di persone colpite da ictus e quasi un milione quelle che vivono con gli esiti invalidanti della malattia. 

Da segnalare anche che ben 5 milioni sono i soggetti che soffrono di emicrania, di cui il 18 per cento interessa la popolazione femminile, mentre gli uomini si attestano intorno al 9 per cento. L’emicrania cronica, invece,  attanaglia quasi 800 mila italiani, vale a dire quasi il 2 per cento della popolazione. Inoltre sono più di 700 mila le persone che presentano un rischio elevato di sviluppare una qualche forma di demenza. I principali temi trattati in questa edizione del Congresso sono stati le Innovazioni terapeutiche per l’emicrania. Sono 5 milioni gli italiani che soffrono di tale patologia, inserita dall’OMS, nella sua forma cronica, al 6° posto tra le cause di disabilità.

Da oggi tutti coloro che sono impegnati nella cura delle cefalee possono infatti contare su un innovativo approccio terapeutico, che prevede l’utilizzo di anticorpi sviluppati artificialmente e diretti contro una particolare molecola, nota come CGRP, oppure verso il suo recettore. Questa molecola, quando “prodotta in eccesso” nei neuroni del sistema trigemino-vascolare (responsabile dell’attacco emicranico) può provocare un’infiammazione che svolge un ruolo fondamentale nella genesi del mal di testa. Si tratta comunque di nuovi farmaci ancora in via di sviluppo e non è ancora possibile conoscere il loro effettivo utilizzo nella pratica clinica e se rappresenteranno una terapia di prima linea o una terapia di fase avanzata per quelle forme di cefalea refrattarie ai più comuni trattamenti quali l’emicrania cronica, l’emicrania episodica farmaco resistente e la cefalea a grappolo. L’emicrania si presenta come un dolore acuto e pulsante, della durata di ore o giorni, talvolta accompagnato da nausea, vomito, fastidio per la luce e i suoni.

Il mal di testa non è però uguale per tutti, sia in termini di durata che di intensità, frequenza, sede del dolore, associazione ad altri sintomi, modalità di insorgenza e disabilità. Il primo approccio terapeutico all’emicrania è il trattamento sintomatico dell’attacco acuto, ma in presenza di attacchi frequenti e invalidanti si deve ricorrere ad una terapia di prevenzione. Parlando di prevenzione, l’armamentario terapeutico si è di recente arricchito con la possibilità di utilizzare la tossina botulinica, nonchè modalità innovative di neurostimolazione.

Le Terapie Innovative nelle malattie rare. Di Terapie Innovative nelle malattie neurologiche rare si è discusso durante un corso di aggiornamento sulla diagnostica e terapia delle malattie muscolari, in particolare le distrofinopatie e le miopatie metaboliche ed in una sessione plenaria, dedicata specificamente a tale argomento, dove sono stati riportati i risultati di terapie innovative in alcune malattie neurodegenerative come l’atrofia muscolare spinale, le distrofie muscolari, la corea di Huntington e la Sclerosi laterale amiotrofica.

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