SAN PRISCO – I carabinieri della Stazione di San Prisco, in provincia di Caserta, hanno eseguito un ordine di custodia cautelare nei riguardi di E. Antonio (classe 93) e F. Bruna (classe 80) gravemente indiziati di numerose condotte di cessione ai fini di spaccio, di sostanza stupefacente del tipo cocaina emesso dal GIP di Santa Maria Capua Vetere.
Il provvedimento è giunto dopo una copiosa attività investigativa diretta dalla Procura di Aversa che ha svolto le indagini attraverso delle intercettazioni telefoniche, che hanno permesso di accertare varie cessioni di sostanza stupefacente, consumate da ottobre a novembre 2015 nei Comune di Caserta e Casagiove (CE).
Le intercettazioni
In particolare, dalle indagini è emerso come i due indagati collaborando tra loro con cadenza giornaliera, realizzavano un’intensa attività di spaccio di cocaina utilizzando un sistema in codice: i due, provenienti da Caivano, dopo aver concordato con gli acquirenti le cessioni di stupefacente, si recavano a San Prisco con cadenza quasi giornaliera, consegnando la cocaina.
Per le intese volte alle vendite, veniva utilizzato un linguaggio convenzionale, agevolmente decriptato dagli investigatori (la cocaina veniva, infatti, indicata con i termini “film “materiale edile “magliette”; il denaro da corrispondere, invece, con il termine ‘”documenti”). Il GIP disponeva la custodia cautelare in carcere per entrambi gli indagati.