Pubblichiamo la lettera di Giuseppe Mellone di Forza Italia in risposta alla consigliera Teresa Fusco dello stesso partito.
Ben volentieri mi sarei astenuto dal fare queste precisazioni perché ritengo di essere una persona seria, perbene, e un imprenditore che in tutte le occasioni ha lavorato solo per il bene del paese e per non altri scopi rimettendoci spesso di tasca propria.
Purtroppo la quantità di disinformazioni e di falsità presenti nella comunicazione di Teresa Fusco mi impongono di prendere la parola.
Come tutti sanno abbiamo condiviso il progetto originario del centro destra, lealmente sostenuto Monopoli alla carica di Sindaco e abbiamo votato con senso di lealtà e responsabilità alcuni atti amministrativi. Quando abbiamo registrato che la giunta tecnica non era in grado di dare un contributo significativo per il riscatto del paese e quindi di coniugare il Risanamento Finanziario con la Coesione Sociale del paese, abbiamo posto il problema di formare una giunta politica, che desse risposte al paese.
Proposta condivisa da tutte le forze politiche della maggioranza. Abbiamo partecipato a vari tavoli di discussioni, dove come Forza Italia abbiamo posto due questioni: un adeguata rappresentanza di Forza Italia nell’esecutivo e di poter scegliere gli assessori sulla base della
professionalità presenti nel partito. Non abbiamo prevaricato nessuno, non abbiamo imposto diktat, non abbiamo imposto a nessuno la nostra
linea.
Abbiamo però respinto con forza l’ipotesi che un solo consigliere come Teresa Fusco potesse avanzare la richiesta di poter decidere lei il nome di un Assessore tra l’altro non utilizzando le professionalità presenti in Forza Italia, ma addirittura all’esterno di esso e del Paese.
È assolutamente farsesco parlare di tradimenti, rancore, ingiustizie, inciuci, inganno … è una terminologia che sembra più attinta da romanzi di appendice che dalla realtà dei fatti nel loro svolgimento.
Con Teresa abbiamo condiviso una parte del percorso, poi per sua scelta ha deciso di non condividere la linea che abbiamo proposto e di fatto si è posta fuori dal partito.
Ritengo opportuno altresì precisare, in qualità di Commissario di partito, che non abbiamo mai posto una questione sui dirigenti, ne preteso promozioni o rimozioni.
Abbiamo invece richiesto di capire in base a quali criteri venivano assegnate le responsabilità dei vari Settori ai Funzionari e come dovesse essere attuato il principio della rotazione degli incarichi.
Su questa problematica c’è stato risposto che la nomina dei funzionari è un esclusiva prerogativa del Sindaco e che i consiglieri non hanno alcun potere.
La Consigliera Teresa Fusco è stata regolarmente invitata a tutte le riunioni per esprimere il suo punto di vista, ma come in ogni democrazia, a conclusione di un confronto occorre che si formi una posizione che non può che essere espressione della maggioranza del partito.
Nessuno ha mai parlato a nome di Teresa Fusco ne abbiamo preso posizioni al suo posto.
Nel corso delle varie riunioni abbiamo ribadito che il ruolo di Forza Italia nell’esecutivo politico, che avrebbe dovuto formarsi, non doveva essere ne svilito ne mortificato.
Se il Sindaco rivendicava le deleghe al Bilancio e al Contenzioso era provocatorio pensare che il partito di Forza Italia dovesse scegliere tra le deleghe residue (Pubblica Istruzione, Politiche Sociali o Ambiente) oppure accogliere la richiesta del Consigliere Marzano di scindere le deleghe relative all’area tecnica.
In realtà la volontà del Sindaco era quella di dare un contentino a Forza Italia, continuando ad esercitare un azione di governo al di fuori di ogni principio di collegialità.
Al tavolo di confronto non si è mai posto solo un problema di deleghe, come falsamente asserisce l’ex consigliera Teresa Fusco.
Abbiamo chiesto invece un confronto serio e costruttivo per capire come andare avanti dopo la dichiarazione di dissesto, che di fatto aveva ingessato il paese e contribuito al suo degrado.
Non abbiamo avuto risposte politiche ma solo un accanimento nei nostri confronti fatto di ingiurie alle nostre persone nel tentativo di screditarci davanti all’opinione pubblica, malgrado ciò abbiamo deciso di garantire comunque il sostegno a Monopoli con un appoggio esterno, nell’auspicio di aprire un confronto reale e leale sulle cose da fare.
Abbiamo dovuto invece registrare a nostro malincuore un ulteriore chiusura.
Da dissidenti siamo diventati ricattatori e/o traditori . Purtroppo per chi porta avanti questa narrazione, la gente ci conosce e sa perfettamente il nostro impegno per Caivano.
Solo Teresa Fusco non vede la realtà per quella che è. Il paese è allo stremo e richiedeva ben altre azioni di governo e non certamente di rinchiudersi in un bunker e demonizzare quanti esprimevano una posizione diversa.
Restiamo al fianco dei nostri concittadini garantendo il nostro incondizionato impegno.