Articolo di Enza Angela Massaro
Ho aspettato due anni, due lunghi anni per raccontare al popolo di Caivano cosa penso riguardo a quest’amministrazione. Nel lontano 2015, ho lavorato a stretto braccetto con il sindaco, poiché mi occupavo di comunicazione esterna. Abbiamo – insieme ad altri consiglieri che allora erano dei semplici candidati e alle “nuove leve” – raccontato al mondo che Caivano sarebbe potuta rinascere. Ci credevo insieme a loro.
Eravamo una bella squadra, un’organizzazione forte. Mi ha aiutato molto confrontarmi con Luca Monopoli, il fratello del sindaco, un uomo saggio ed accorto. Era lui che mi coordinava il lavoro. Mi piaceva organizzare, insieme ai capolista delle “diverse fazioni”, gli eventi che poi avrebbero potuto dare al popolo di Caivano un nuovo futuro.
L’hashtag #dalcuorediCaivano (non creato da me) l’ho sempre considerato strano, bizzarro, ma divertente e forse anche molto significativo. Simone avrebbe incarnato il sindaco ideale per questo paese. Un medico onesto, conosciuto da tutti, con un vero consenso ottenuto dopo tanti anni di sacrificio, impegno e generosità.
Un uomo che ha curato bene la sua carriera politica, distinguendosi come consigliere di minoranza in una saggia opposizione insieme al consigliere Giuseppe Mellone, contro una sinistra ormai degenerata, che aveva perso lo smacco idealista e combattivo. Ragion per cui, era tutto molto semplice. L’uomo giusto al momento giusto.
Caivano viveva già da anni una situazione nefasta. Tutti aspettavano il “Messia” l’uomo che avrebbe salvato questo paese dal marasma totale. Quante aspettative di ruolo per un solo uomo. Chissà se qualcuno ci ha mai pensato.
Mi sono messa nei suoi panni diverse volte e sono scappata… Chi di voi avrebbe il coraggio di amministrare Caivano?
Ecco perché credevo nel suo operato. Poi però… Ho iniziato ad avere i miei sani dubbi…
Nel corso della sua carriera di sindaco, Simone Monopoli ha assunto le vesti di un “Salvatore-despota“. Si tratta di un’antitesi, ma forse questi due aspetti del suo profilo lasciano trapelare qualcosa che ancora a molti non è chiaro.
La situazione è sfuggita al controllo di Simone quando ha dato ascolto ai suoi falsi consiglieri. Illuso e sedotto dai diversi “Giuda” del momento, sia in ambito politico che in quello della comunicazione.
Il potere carismatico non è una dote acquisita, è naturale. O c’è o non c’è. In sociologia, si chiama risorsa a somma zero per indicare un bene di prima qualità che non può essere contraccambiato. Il suo potere è stato laissez-faire per intenderci, ovvero fin troppo accondiscendete, non è adatto alla gestione della cosa pubblica di Caivano. E non perché Simone non sia un uomo valido, confermo la mia stima nei suoi riguardi, ma al sindaco chiedo:
Perché ha permesso di dar voce a tutto un boato interno ed esterno alla sua amministrazione?
Da giornalista e blogger, non ho mai pensato di schierarmi e mai lo farò. Sono stata silenziosa, ascoltavo, prendevo nota, appuravo e prima di esprimermi cercavo di “identificare” la fonte. Ho svolto questo lavoro anche a distanza. La spola Napoli-Roma non mi permetteva di seguire bene gli accadimenti e le vicissitudini quotidiane.
Ogni volta che mi confrontavo con i miei colleghi, i miei amici, i miei cittadini la situazione a Caivano sembrava essere sempre più difficile, a tal punto da volerla appurare di persona.
Ne ho viste tante, ne ho raccontate poche, pochissime. Più volte ho incrociato i dati. Ho fatto le mie interviste, le mie passeggiate al comune erano solo per capire dove fosse la verità. Ancora una volta la stessa veniva totalmente mistificata, a partire dal dialogo con alcuni consiglieri, oppure al confronto politico con gli assessori poco attivi o di quelli di facciata, delle teste di legno che non oso citare.
Non voglio raccontare il disagio, lo faccio ogni giorno su questo blog. No, voglio raccontare le cose che non vi ho mai detto…
E allora, veniamo a noi… Caivano è un paese che necessita di interventi urgenti e mirati…
La mia stima va:
- ai funzionari che hanno lavorato il doppio delle ore, ai dipendenti che hanno lavorato gratis, alle guardie ambientali che hanno sacrificato il loro tempo e la loro vita per informarci sui roghi tossici, senza essere retribuiti di un centesimo, stiamo parlando di vero VOLONTARIATO.
- ad alcuni commercianti, ad alcuni esponenti delle forze dell’ordine che hanno combattuto silenziosamente in questa battaglia contro il disagio DILAGANTE.
- ai miei colleghi giornalisti, vittime di accuse infondate, di querele, di denunce, di offese, che presto avranno la loro meritata GIUSTIZIA.
- ai cittadini coinvolti nelle funeste battaglie sui social, manovrati e manopolati
- ai cittadini attivi che non hanno mai smesso di lottare insieme a tutti noi
- ai sacerdoti che hanno saputo accogliere un popolo senza DIMORA SOCIALE E SPIRITUALE
Grazie a tutti per aver resistito <3
Enza Angela Massaro
Solo uno stupido poteva governare con le stesse persone che avevano fatto cadere il precedente Sindaco. Ha arrabattato figuri solo per vincere, ma gli si è ritorto contro.