Approfondimento Campo Rom: novità e cenni legislativi

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Approfondimento Campo Rom: novità e cenni legislativi

Buone notizie per gli abitanti del campo Rom. In questi giorni, i lavori della ditta Maya stanno continuando senza sosta per rimuovere tutti i rifiuti ingombranti nei pressi degli alloggi. L’umore all’interno del campo sta migliorando. I ragazzi del campo ogni giorno si confrontano con l’istruttore Marco Lanzetta della Protezione Civile, il maresciallo Giuseppe Nocerino delle Guardie Ambientali d’Italia – sez.staccata di Caivano per monitorare insieme il controllo della zona.

Le istituzioni si stanno attivando…

I carabinieri e i vigili del fuoco ormai svolgono un lavoro costante in una terra abbandonata. Le istituzioni stanno compiendo dei passi importanti per attivare nuove norme di sicurezza e procedure di tutela delle condizione di salute dei Rom. Presto vi aggiorneremo su novità importanti.

Cenni legislativi

Informiamo la cittadinanza che i campi rom sono istituiti nel Parlamento Europeo del 2011 e la conseguente Strategia Nazionale 2012-2020. La legge Maroni  (23 Aprile 2009) ne aveva portato di fondi ai nomadi, più di 30 milioni di euro all’anno. Allora Roberto Maroni – oggi presidente della regione Lombardia – era il ministro degli Interni del governo Berlusconi. Attualmente ex leghista. Per intenderci, Matteo Salvini detesta i rom, criticando lo stesso ex leghista che ha finanziato i campi rom. Ciò dimostra l’incongruenza e la non conoscenza del fenomeno, persino dai leader politici.

Uno dei principali obiettivi della strategia nazionale dell’Italia per i rom è garantire l’istruzione a tutti i bambini Rom, promuovere un accesso non discriminatorio all’istruzione e combattere l’abbandono scolastico precoce. La strategia si propone inoltre di mettere fine all’alloggio dei rom nei cosiddetti campi.

Secondo le stime del Consiglio d’Europa, in Italia vivono circa 140 000 rom (lo 0,23 % della popolazione)

Quindi lo scopo di una cittadinanza attiva è di riuscire a promuovere un’azione democratica. Ricordiamo inoltre che i comuni che hanno aderito alla Strategia Nazionale hanno ricevuto ovviamente dei fondi europei per mantenere l’ordine vigente, il controllo e la sicurezza dei Rom.

La strategia italiana

La strategia italiana per l’integrazione dei rom stabilisce la tabella di marcia per le politiche pubbliche in materia di integrazione sociale dei rom. Nel definire politiche incentrate sulla progressiva eliminazione della povertà e dell’esclusione sociale tra le comunità rom emarginate, la strategia riconosce l’importanza di elaborare dei piani d’azione locali che rispecchino le necessità delle singole comunità.

La strategia conta sulla cooperazione di tutte le parti coinvolte nel processo di integrazione dei rom, comprese le ONG, i media, il mondo accademico e i rom stessi. È stata elaborata con la partecipazione di diverse comunità rom, insieme alle amministrazioni provinciali e comunali, e mira, tra l’altro, a risolvere la questione dello status giuridico dei rom provenienti dai Balcani, nonché a riconoscere rom, sinti e caminanti come minoranze etniche. La strategia esamina, fra le altre cose, come eliminare i campi rom fornendo alloggi sicuri, come promuovere il microcredito e la realizzazione di una campagna di vaccinazione per le famiglie rom.

Una sfida importante per i cittadini di Caivano, difficile, ma non impossibile.

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