La marcia contro i roghi tossici partita da Acerra è iniziata ieri a piazza Duomo verso le 18,30 e ha raccolto molti cittadini, occupando diverse strade del paese. C’erano rappresentanti di qualsiasi partito, compreso il neo eletto sindaco, Raffaele Lettieri. Tante forme di malcontento espresse dai presenti e varie proteste per capire il motivo per cui le istituzioni non raccontano la verità ai cittadini. Inceneritori, discariche abusive, aziende che sversano rifiuti nocivi per la salute umana e l’ambiente.
Un disastro collettivo che non ci fa dimenticare chi siamo, che ci spinge a dover lottare ancora…
Troppi fenomeni che non trovano una spiegazione, i cittadini si sa, non sono la massa del gregge, cercano risposte e se non le ottengono, le vanno a cercare ovunque, anche per strada se è il caso. Questo è il motivo delle marce di solidarietà: bisogna confrontarsi dal vivo, per capire cosa sta succedendo.
Erano presenti all’incontro diverse figure che si sono distinte nella battaglia Terra dei fuochi, tra cui il dottor Antonio Marfella, specialista in oncologia presso la Direzione sanitaria aziendale dell’Irccs della Fondazione Pascale. Il suo discorso, incentrato sulla politica, ha voluto porre attenzione sul confronto tra Nord e Sud, e di come il processo di smaltimento rifiuti sia totalmente diverso tra le due aree d’Italia.
Solo un movimento che parte dal popolo come questo, può costringere le istituzioni a fare quello che non vogliono fare, monitorare seriamente l’inceneritore. Non è possibile che un incontro pubblico non riesca a smuovere le coscienze. Non è possibile che un territorio come Acerra, non riceva un adeguato compenso ambientale, per il danno che è stato fatto, perché vogliono anche ampliare… per evitarlo, fatevi pagare. Ne avete il massimo diritto. Avete avuto un danno che non vi vogliono togliere. Solo con il denaro riuscirete a fermarli.
(Antonio Marfella)
VIDEO DI UNA CITTADINA PRESENTE ALLA MARCIA CONTRO I ROGHI TOSSICI AD ACERRA
https://www.youtube.com/watch?v=lHgkjGg3qfs&feature=youtu.be
Il discorso di Marfella è un inno alla vita e alla rivoluzione per la garanzia del popolo. Il citizen journalism, il giornalismo creato dai cittadini attivi, si rivela sempre utile se seguito dai professionisti. Bisogna denunciare, parlarne. Non lasciare nulla nel dimenticatoio…
La lotta all’inquinamento non è terminata, ha avuto dei periodi di stasi, ma riprenderà la sua marcia. Intanto, gli allarmanti incendi, ormai quotidiani, tra il territorio di Acerra e Caivano, toccano i confini di Casalnuovo ed Afragola. Ci auspichiamo possano nascere nuove marce collettive.
Diossina nott e juorn (Enzo Avitabile)
Ogni mattina, verso le 05,30, si avverte un odore così forte di bruciato da essere costretti a chiudere tutti le finestre. Con un caldo rovente, i cittadini non riescono più a dormire. Esiste il buon senso di qualche addetto ai lavori?
Le forze dell’ordine continuano le loro indagini, gli esponenti dell’arma dei carabinieri sono continuamente allertati, i vigili del fuoco, la protezione civile, le guardie ambientali, le aziende preposte allo smaltimento rifiuti, i volontari, i reporter, i giornalisti stanno facendo un lavoro incessante, notte e giorno.
Gli unici assenti all’appello sono le istituzioni politiche. Dove sono, che fine hanno fatto? Perché non le vediamo lavorare in prima linea? I “politici imbrillantinati” – parafrasando Rino Gaetano – che fine hanno fatto? Li vedete sui social a condividere le loro “prodi” battaglie?
Sfidiamo i sindaci di ogni paese coinvolto nella Terra dei fuochi a scendere in piazza, a parlare direttamente con il popolo, ad essere presente in prima linea durante i soccorsi, lo smaltimento dei rifiuti, le marce solidali.
Sfidiamo le aziende che distruggono il territorio, inquinando ogni elemento della natura, a partire dall’aria che respiriamo, l’acqua che beviamo.
Garanti delle istituzioni provate a farvi un giro sui Regi Lagni, diteci che odore ha l’aria…
Adesso è il momento che tutti i cittadini partecipino a questa battaglia, BASTA AI ROGHI TOSSICI!