Caivano – Continua il lavoro di volontari, imprenditori e di Don Peppino, il parroco della chiesa di San Pietro di Caivano. Nei giorni scorsi è nata la nuova associazione “San Pietro – Caivano” presieduta proprio dal parroco insieme a diversi imprenditori della zona.
L’appello di don Peppino è stato prontamente raccolto da un gruppo di imprenditori che si è subito dichiarato disponibile ad aderire con convinzione al progetto. Soci fondatori, che hanno l’altra sera hanno sottoscritto la costituzione dell’associazione, sono: Nino Navas, Raffaele Marino, Antonio Celiento, Biagio Falco; Pio Brianese, Giovanni Coppeta, Luigi Licito, Domenico Fiacco, Luigi Conte e Domenico Argiento.
L’obiettivo è quello di ottimizzare al meglio e ampliare le numerose azioni di solidarietà e gli interventi di carattere sociale di cui già da tempo la parrocchia è promotrice. Tra queste, va senza dubbio evidenziata, la valenza che ha assunto, in breve tempo, la mensa Julia allestita proprio nei locali della chiesa che ormai da diversi mesi garantisce oltre cinquanta pasti al giorno per tre volte alla settimana, venendo incontro alle difficoltà degli ospiti che bussano alla porta per un piatto caldo. Un ‘esperienza portata avanti grazie all’impegno di un gruppo di volontari e di alcuni imprenditori del territorio che hanno pienamente sposato il progetto solidale di don Peppino.
Un’ esperienza, quella della mensa, che ha messo in luce anche lo stato di profonda crisi che caratterizza molte fasce sociali della città: una difficoltà che non è solo degli stranieri ma che coinvolge fette sempre più ampie della stessa cittadinanza locale. Un impietoso stato dell’arte che ha spinto lo stesso don Peppino a profondere un impegno maggiore per un progetto più ampio affinché le iniziative possano nel tempo moltiplicarsi e diversificarsi per dare ulteriori risposte ai sempre crescenti bisogni della comunità. Oltre alla mensa, infatti, è attivo, sempre presso la parrocchia, anche un doposcuola che a distanza di pochi mesi ha già dato risposte positive rispetto ai ragazzi che ne hanno fatto richiesta. L’idea è quella di mettere in campo nuove iniziative, soprattutto di inclusione sociale, a favore dei i giovani che spesso, in un territorio privo di prospettive, possono essere facile preda e vittime di fenomeni di devianza.