Napoli, celebrazioni per il 73esimo anniversario delle “Quattro giornate di Napoli”

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di TONINO PARRELLA

NAPOLI.  “Ripercorrere la storia e osservare il passato attraverso la fotografia che ci perviene di Napoli durante gli anni della seconda guerra mondiale, che mostra una città sotto assedio. Napoli nei suoi giorni più difficili”. E’ stato questo l’obiettivo della manifestazione organizzata mercoledì 28 settembre, dal Comune per celebrare il 73esimo anniversario delle “Quattro giornate di Napoli”. Il Comune ha previsto due cerimonie.

La prima ha avuto luogo presso il Mausoleo di Posillipo e successivamente in piazza Salvo D’Acquisto. Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, la città di Napoli era in attesa di una liberazione che sembrava non arrivasse mai, mentre si susseguivano solo distruzione e attimi di terrore. Così, dal 28 settembre al 1° ottobre 1943, il popolo napoletano decise di scendere per strada impugnando le armi per cacciare gli ex alleati divenuti veri e propri “occupanti”. I napoletani resero libera la città, costringendo alla resa le truppe  tedesche. La manifestazione a dimostrazione che ancora una volta il sentimento di unione e libertà risiede nella città di Napoli e nel suo popolo.

All’evento, oltre al sindaco Luigi De Magistris, rappresentanti delle forze dell’ordine, dell’associazionismo e delle varie istituzioni, ha partecipato anche il generale di Corpo d’Armata dell’Esercito Carmine De Pascale (consigliere regionale), che ha ricordato come risiede nella città di Napoli, in giornate come queste, oggi come ieri, una voglia di riscatto e di cambiamento. De Pascale è da sempre promotore della cultura come arma che il popolo napoletano deve utilizzare per dar vita ad una nuova rivoluzione napoletana. “Il popolo napoletano – chiosa il consigliere regionale – ha fortemente reagito all’occupazione tedesca, dimostrando grande personalità e carattere. Da evidenziare anche lo straordinario coraggio dei ragazzi napoletani, i cosiddetti scugnizzi, che hanno partecipato attivamente a questa storica reazione popolare”.

 

 

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Francesco Celiento, giornalista dal 1997, diventa pubblicista a soli 22 anni scrivendo il suo primo articolo nel 1992. Inizia a collaborare con quotidiani come "Il Giornale di Napoli" "Il Roma", "Cronache di Napoli" come corrispondente locale di cronaca nera, bianca e sport. Può vantare diverse collaborazioni nel corso della sua carriera, con i giornali: "Napoli Metropoli", "Ideacittà", "Cogito", "Non solo sport", "Freepress", "L'orizzonte", "Città del fare News". Ha lavorato come addetto stampa del comune di Caivano (2004) e di Frattamaggiore (2006); si è inoltre occupato di rassegne stampa nel mondo della moda e dei concorsi di bellezza (Miss Italia, Miss Mondo). Collabora con il Giornale di Caivano dal 2015, anno in cui insieme a Pasquale Gallo, ha fondato il blog. Da pochi mesi è addetto stampa dell'osservatorio per la legalità di Scampia. Ha avuto diversi riconoscimenti alla carriera, come il Premio Giornalistico "Don Gaetano Capasso" e la menzione speciale, come giornalista locale, per il Premio Eccellenze di Caivano nel 2017.

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