CAIVANO – Il consigliere comunale, Gaetano Ponticelli, nonchè capogruppo di Forza Italia, ha deciso di devolvere i propri gettoni di presenza in favore dell’Istituto Comprensivo “Cilea-Mameli”. Infatti su Facebook spiega: “la decisione era maturata già tempo fa, ovvero pochi mesi dopo il nostro insediamento, quando nello scoperchiare il coperchio delle casse comunali, abbiamo trovato questo abnorme buco di bilancio, che ha indotto il nostro assessore a dichiarare il dissesto finanziario. Non posso sottrarmi nel donare, non in parte, ma tutto, il mio gettone di presenza per la scuola. Il mio invito concreto è rivolto a tutti i colleghi di maggioranza, che già tennero a precisare alcune settimane fa come la Lista Civica La Svolta (e anche Noi Insieme e Giamante Alibrico, ndr), e cioè quello di devolvere il 50% degli emolumenti alle fasce più deboli, ma oggi la mia proposta si rivolge anche alle opposizione affinchè si possa fare quadrato intorno ad un problema enorme come il dissesto finanziario”.
Ma la decisione ha scatenato più polemiche che altro. Per Francesco Giuliano dei 5 Stelle: “dopo un anno che hai incassato i gettoni ti viene in mente? Perché non lo avete fatto quando ve lo abbiamo chiesto noi a luglio 2015? Forse, ora a distanza di un anno, con le figure che avete fatto, iniziate a passarvi la mano sulla coscienza?”
Plaude all’iniziativa Giuseppe Ziello, il quale si chiede come mai gli altri consiglieri (escludendo De Lucia del Pd che ha già rinunciato agli emolumenti, ndr) non seguano l’esempio di Ponticelli: “seppur tardi lui lo sta facendo.. altri!?.. io non indago sulle motivazioni come fanno altri.. fare illazioni non solo è offensivo ma anche illegale.. per me resta il gesto.. si dice “Meglio Tardi Che Mai!” e quindi plaudire quando questo si fa può invogliare altri a farlo”.
Durissimo Antonio Annavale, esponente di una lista che ha sostenuto Simone Monopoli e lo stesso Ponticelli quindi: “probabilmente ci saranno ricambi economici in altre situazioni, e pareggia la mossa se non la supera addirittura”. Insomma il dibattito è ancora aperto, basta collegarsi a Facebook…