di FRANCESCO CELIENTO
CAIVANO – Lite fra stranieri. E per poco non ci scappa l’omicidio. E’ emergenza immigrati ormai anche a Caivano (un mese fa fu preso un italiano che sfruttava gli extracomunitari nei campi di S. Arcangelo) visto che negli ultimi tempi non sono pochi gli episodi spiacevoli che li vedono protagonisti in negativo: vivono in edifici fatiscenti, si ubriacano e compiono atti osceni senza problemi per espletare i bisogni fisiologici, oltre a compiere azioni criminali anche per pochi spiccioli.
L’altro notte è successo tutto nell’area ex Icif, sita all’inizio della ex statale Sannitica al civico contrassegnato dal numero 10. Un uomo di nazionalità marocchina, originario magrebino, Jamal Eddine Riassi, 35enne (NELLA FOTO), residente a Crispano, è stato arrestato dai Carabinieri della locale tenenza, guidati dal tenente Ottavio Abeille, perché ritenuto responsabile di concorso in tentato omicidio aggravato, lesioni personali aggravate dall’uso di strumenti atti ad offendere. Vittima un cittadino rumeno, Asan Lupu, 44 anni.
Quest’ultimo ha subito gravi lesioni personali a seguito di una vera e propria spedizione punitiva capeggiata dall’extracomunitario: una vasta ferita al collo e contusioni escoriate multiple alla regione del cranio facciale e per il corpo. In pratica hanno tentato di ucciderlo tagliandoli la gola, oltre a colpirlo con pugni e calci. Il rumeno è stato rinvenuto in stato di seminconscienza sul marciapiede esterno all’ex Icif e subito trasportato da un’ambulanza del 118 all’ospedale San Giovanni di Dio di Frattamaggiore dopo la segnalazione di alcuni presenti; ma dopo qualche giorno Asan si è allontanato dal nosocomio eludendo la sorveglianza, forse per evitare che gli fossero sottratti i suoi pochi averi.
Jamal Eddine Riassi, invece, è stato accompagnato nel carcere di Poggioreale, con la pesante accusa di aver tentato di uccidere con altre persone in corso di identificazione il rumeno. I militari adesso sono sulle tracce dei complici del marocchino. Inoltre, gli investigatori hanno identificato diversi extracomunitari che dimoravano presso l’ex Icif avviando la procedura prevista dal D.L. 286\98 per alcuni di essi privi del permesso di soggiorno.