di FRANCESCO CELIENTO
CAIVANO – Minaccia di incendiare gli uffici dell’assistenza sociale di corso Umberto perché non riceve ancora l’assegno di mantenimento per la sua famiglia a causa dei problemi burocratici che, guardacaso, negli ultimi tempi stanno riguardando il delicato settore dopo il passaggio di consegne fra Anna Damiano, cedente, e Angelo Peluso, subentrante. Ricordiamo il caso recentissimo delle tante proteste estive delle ragazzi madri, le quali hanno sempre ricevuto puntualmente il sussidio economico, tranne nel mese di giugno quando c’è stato il succitato cambio al vertice delle Politiche Sociali.
Il fatto è accaduto venerdì mattina 9 settembre intorno alle ore 11 quando un uomo, non soddisfatto dei chiarimenti ricevuti dagli impiegati, ha brandito una bottiglia di plastica, ripiena di benzina acquistata dal distributore più vicino, minacciando di dar fuoco ai locali. Ma, appena il sindaco Simone Monopoli ha allertato i Carabinieri, l’uomo è scappato via minacciando comunque di tornare sul posto già il lunedì successivo. Giunte le forze dell’ordine, però, non si è riusciti ad identificare l’uomo nonostante le descrizioni di impiegati e presenti anche perché l’ufficio non ha reperito, incredibilmente, la pratica assistenziale del malintenzionato, inserito nei beneficiari del cosiddetto “assegno per nucleo familiare”.
Così l’Arma dei Carabinieri, agli ordini del tenente Ottavio Abeille, a partire dal lunedì successivo ha intensificato i controlli, in modo discreto, nella sede dell’ufficio pubblico, essendo convinta che il disoccupato, prima o poi, si sarebbe rifatto vivo; infatti, proprio il lunedì successivo 12 settembre si ripresentava e veniva subito identificato in I.P., 32 anni; sentito in caserma dai militari, l’uomo si è detto subito pentito del gesto compiuto il venerdì precedente, specificando che la sua rabbia era frutto del disagio economico e dalla difficoltà a confrontarsi con il linguaggio burocratico usato dai funzionari pubblici che, a suo parere, tentavano di giustificare il ritardo dell’arrivo dell’assegno di mantenimento. I.P., comunque, è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Napoli Nord per i reati di minaccia a pubblico ufficiale, aggravata dall’interruzione di pubblico servizio e porto di oggetti atti ad offendere.