AFRAGOLA – Ieri domenica 28 agosto due incendi nel pomeriggio: uno fra Caivano ed Acerra, nei terreni adiacenti ai Regi Lagni, un altro nella zona industriale di Marcianise, che ha reso poco respirabile soprattutto ai clienti del centro commerciale “Campania” e dell’outlet “La Reggia”, dando fastidio anche ai tanti caivanesi che affollano le due strutture nei giorni festivi.
Nella saga dei fuochi non poteva mancare il rogo quotidiano. Da alcune ore brucia l’ex campo rom in contrada Salice ad Afragola, ai confini con la grossa città di Casalnuovo, già incendiato e sgomberato a luglio dalle persone ma non dai rifiuti, che i soliti delinquenti dell’ambiente stanno facendo bruciare, in pratica si tratta dei residui dell’altro incendio per completare l’opera…
Sul posto i pompieri e i poliziotti del commissariato di Afragola, diretti dal vicequestore Alfredo Carosella.
Sorge una domanda spontanea: il Comune competente per territorio a rimuovere i rifiuti, che ha fatto per evitare l’ennesimo rogo annunciato? Non si poteva almeno, se non rimuovere la spazzatura, mettere in sicurezza l’area? “Non ci sono più i rom – ha scritto su Facebook un’attivista del Coordinamento Comitato Fuochi – adesso a chi vogliamo dare la colpa?”