NAPOLI – Giosi Romano ritorna al timone dell’Asi di Napoli. Il presidente del consorzio industriale, reintegrato da una sentenza del Tar del Lazio, dopo la sospensiva dell’Autorità Anticorruzione. Romano riparte dal lavoro fatto negli ultimi dodici mesi: “in un anno, abbiamo risanato le casse dell’ASI con 45 milioni di euro incassati dalla vendita dei suoli a 50 aziende, settecentomila euro è il saldo attivo del consorzio dopo venti anni di commissariamento”. Ha annunciato a breve grossi investimenti rispetto alle aspettative e alle domande degli operatori industriali fino ad oggi abbandonati e maltrattati.
“I primi provvedimenti saranno: toponomastica, segnaletica orizzontale e verticale, rivisitazione dei lotti assegnati e abbandonati, riduzione dei costi dei servizi” ha continuato Romano. “Il mio impegno nasce e cresce in sintonia e in sinergia con l’Unione degli industriali di Napoli, che con grande coinvolgimento hanno condiviso la mia linea per dare alle zone Asi una nuova e maggiore qualificata visibilità, per migliorare l’economia individuale di ogni operatore”.
L’avvocato Vignola ha sottolineato la ritrovata cooperazione tra Asi e Unione degli Industriali che presiede con l’avvento alla presidenza dell’ASI di Romano. “Un dialogo che offre l’opportunità di realizzare dopo anni di assenza un nuovo corso e un nuovo respiro metodologico di lavoro e di speranza –dice Vignola-. Devo ammettere che in questo dialogo intrapreso colgo la massima disponibilità del presidente Romano per dare certezze e nuovi stimoli ai nostri associati”.
Romano ha già fatto un sopralluogo presso l’Asi di Caivano per la realizzazione operativa del centro servizi, necessario per il rilancio della nostra area e la rivalutazione delle imprese presenti, in quanto è molto interessato al rilancio delle stesse. “Nei prossimi giorni – aggiunge Nino Navas, uno degli industriali dell’Asi di Pascarola– ci saranno tavoli per singole aree industriali del Consorzio”.