CAIVANO – Il processo per fare definitivamente luce sulla morte del giovane ingegnere di Caivano inizierà a breve, l’imputato è un moldavo di 48 anni. Lunedì 7 settembre 2015, intorno alle ore 17.30, perdeva la vita in un tragico incidente stradale Giuseppe Peluso.
Il giovane ingegnere caivanese, mentre percorreva la “Perimetrale di Scampia”, la bretella che collega Capodichino con l’Asse Mediano, nel tratto tra Scampia e Mugnano di Napoli, a bordo di una Ducati 600 grigia, veniva urtato da una Ford Focus, condotta da un 48enne moldavo residente ad Afragola e perdeva l’equilibrio sbattendo contro il guardrail.
Dopo una complessa indagine, condotta dai vigili urbani di Napoli, si è giunti alla conclusione, decretando la responsabilità del conducente della Ford Focus (fermato subito dopo, ndr) perché, secondo le risultanze investigative, lo stesso, con una condotta colposa, avrebbe urtato la moto, facendo così perdere il controllo al giovane Peluso cagionandone il decesso.
Il perito della Procura ha confermato la responsabilità del conducente dell’auto, ricostruendo la dinamica grazie ad un consulente e alle testimonianze dei presenti sul posto del sinistro: la Ford Focus guidata dal moldavo, in fase di sorpasso azzardato, non avendo spazio sufficiente impattava la moto all’altezza del manubrio, spingendo la stessa contro il guardrail e causando la morte del centauro, nonostante quest’ultimo indossasse il casco di protezione. L’indagine è conclusa ed è stato emesso il decreto di rinvio a giudizio a carico dell’imputato, accusato di omicidio colposo.
La prima udienza è prevista nelle prossime settimane.