DI PASQUALE LANNA
La memoria è quell’attività o facoltà psichica, che permette la registrazione, la conservazione e la rievocazione di avvenimenti ed esperienze psichiche anteriori. Essa è un insieme integrato e complesso che comprende fattori associativi e processi immaginativi di natura affettiva ed emotiva. Chiunque ha desiderato almeno per un attimo una memoria di “ferro”, per ricordare ogni cosa, ogni singolo istante dalla propria esistenza. Ciò è possibile, ma a quale prezzo? Ci sono solo ottanta persone al mondo che soffrono di HSAM (highly superior autobiographical memory). La “malattia” da cui secondo gli specialisti, scaturisce il ricordo di eventi autobiografici remoti con date e sensazioni ad essi connesse. Tra questi ottanta casi vi è quello di Rebecca Sharrok, una venticinquenne australiana, il cui caso è stato oggeto di vari studi. Rebecca afferma di ricordare a memoria tutti i libri di Harry Potter. Questa sua portentosa capacità le consente di ricordare soprattutto vicende ed emozioni ad esse collegate. Rebecca, purtroppo, non può e non sa dimenticare. Neppure gli episodi più orribili e sgradevoli della sua vita. Ella è un archivio vivente. Afferma perfino di ricordare quella volta in cui da piccola si è sbucciata il ginocchio. Di quel giorno ricorda ogni istante, come era vestita, cosa le disse il nonno, cosa provava. Quando rivanga quel giorno avverte perfino un dolore al ginocchio. Rebecca è perseguitata da una mole di ricordi, talvolta invadenti, che spesso se non con una radio accesa le impediscono addirittura di dormire. A pensarci bene però, tutto ciò è bizzarro, Rebecca disprezza la capacità che molti desiderano più di ogni altra cosa. È allora proficuo avere un hard-disk come memoria ? O è meglio poter obliare gli amari ricordi? Cari lettori, a voi la scelta…