CAIVANO – In un clima di rievocazione collodiana, quello in voga negli ultimi giorni in città, pare che l’indice che valuta il tasso di bugie presente nell’aria si sia fortemente incrementato. Forse sarà per questo che i fatti raccontati in questo paese sono nella migliore delle ipotesti distorti. Ecco che nasce l’esigenza di riportare le cose nell’alveo della corretta informazione anche perché vengo ancora una volta chiamato impropriamente in causa. Ed ancora una volta dalle pagine di un piccolo quotidiano di provincia. Ma andiamo con ordine, procedendo come mio stile in una descrizione dei fatti sopportata da testimonianze e argomentazioni oggettive. Il tema è quello del rinvio del convegno dell’Asi su cui tante cose inesatte sono state dette e scritte.
In primo luogo, va chiarito come l’incontro in questione sia stato organizzato dal Consorzio Asi per discutere di alcuni temi di fondamentale importanza per l’area industriale di Caivano. Il tavolo era rivolto solo agli imprenditori mentre le autorità locali, in particolar modo il sindaco, l’assessore alle attività produttive così come il dirigente del settore, non sono mai state coinvolte nell’organizzazione in quanto e invitate quali istituzioni.
L’iniziativa è stata suggerita dai vertici stessi dell’Asi Napoli, in particolare dal presidente Giosy Romano e dal vice-presidente Michele Maffucci, stante la necessità di aprire un confronto sul territorio rispetto a talune questioni che si trascinano da anni. Questi ultimi, nelle scorse settimane, mi hanno chiesto semplicemente una mano sul piano organizzativo. Aiuto che naturalmente io non ho fatto mancare. In particolare, l’associazione da me fondata, Sveglia Caivano ha svolto funzione di segreteria organizzativa mentre l’Unipol Banca che ho coinvolto nell’organizzazione avrebbe garantito la sponsorizzazione all’evento.
La mattina stessa in cui è stata individuata la data del convegno questa è stata immediatamente comunicata al presidente del Csa-Asi, l’ingegnere Mario Avallone. Siamo al 15 gennaio 2016 come dimostrano telefonate e messaggi intercorsi. Il 26 gennaio lo stesso Avallone ha ricevuto un’anteprima della locandina. Ecco perché ci sorprende la posizione del presidente del Csa che dice di non essere stato mai coinvolto nell’organizzazione dell’incontro. Siamo pronti a smentire in ogni sede il contrario. Ho dalla mia, come sempre, prove e testimonianze.
Il 2 febbraio, dunque, due giorni prima dell’evento dopo varie comunicazioni, l’Asi Napoli ha deciso di rinviare l’incontro per consentire una maggiore partecipazione al tavolo anche ad altre istituzioni interessate, vista l’importanza degli argomenti trattati. Voglio anche puntualizzare circa la circostanza più volte ripetuta in maniera non corretta che afferma come il sottoscritto abbia agito senza rivestire alcun ruolo. Sbagliato ancora una volta! Rispetto ai rapporti con l’Asi lo stesso sindaco Monopoli ha delegato (vedi protocollo) in maniera formale tre persone, tra cui io, ( le altre sono, per la parte tecnica, l’ingegnere Stefano Lanna e per quello amministrativa, il dottor Angelo Peluso) a rappresentate il comune presso il Consorzio. Delega affidatemi perché mi è stato chiesto di mettere a disposizione la mia esperienza per ricucire i rapporti con un ente con il quale non si dialogava da anni.
Un’ ultima menzione la meritano i tanti sbandierati 60 milioni che con una nota stampa della Regione si dice saranno destinati alle aree industriali di Caivano e Marcianise. Noi ci auguriamo che tutto questo non sia il solito proclama senza contenuti reali. Certo è che al momento non risultano progetti esecutivi e concreti funzionali al rilancio e alla riqualificazione dei due importanti agglomerati.
Con la presente spero di aver ristabilito la veridicità dei fatti. Chiunque vorrà smentirli io sono sempre qui ad argomentarli con prove concrete. Carnevale è ormai passato: sarebbe opportuno, per il bene del nostro paese, riporre le maschere. Il tempo degli scherzi è finito, la nostra comunità chiede che finalmente vada in scena un po’ di serietà.